Una legge del 1798 contro i migranti: ecco "l'opzione nucleare" di Trump

Il presidente Usa tira dritto nella lotta all'immigrazione illegale e si prepara a fare ricorso all'Alien Enemies Act, usato durante la seconda guerra mondiale per arrestare italiani, tedeschi e giapponesi

Una legge del 1798 contro i migranti: ecco "l'opzione nucleare" di Trump
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Donald Trump accelera sulla lotta all’immigrazione illegale. Nelle stesse ore in cui il tycoon sembra fare melina sulla guerra dei dazi, la Reuters rivela che il capo della Casa Bianca si appresta a fare ricorso all’Alien Enemies Act, una legge approvata negli Stati Uniti nel 1798, per rimpatriare immigrati irregolari sospettati di essere affiliati a gang criminali senza passare dalle aule dei tribunali. L’”opzione nucleare” del repubblicano, se confermata, potrebbe dunque dare una spinta alle espulsioni di massa ma aggirando i diritti garantiti dai procedimenti giudiziari con tutta probabilità verrà contestata a livello legale.

Come riporta l’agenzia britannica, subito dopo l’insediamento, Trump, che ha proclamato l’emergenza nazionale al confine meridionale, ha ordinato ai funzionari militari e dell’immigrazione di essere pronti entro l'inizio di febbraio ad implementare gli strumenti straordinari previsti dalla legge tristemente nota ai nostri connazionali. L’Alien Enemies Act, pensato all'epoca della sua approvazione per combattere lo spionaggio e i sabotaggi durante le tensioni con la Francia, fu infatti usato l’ultima volta da Washington in occasione della Seconda Guerra Mondiale per giustificare i campi di internamento per individui di origine italiana, tedesca e giapponese. Esso autorizza il presidente a rimpatriare, detenere o applicare restrizioni ad individui legati a potenze straniere che potrebbero porre un rischio alla sicurezza nazionale in tempi di guerra.

A conferma delle intenzioni di Trump, l’amministrazione repubblicana, appena insediata, ha menzionato l'impiego della legge del Settecento in particolare contro i cartelli criminali definiti organizzazioni terroristiche. Nel mirino, tra le altre, ci sarebbe la gang venezuelana Tren de Aragua e lo scorso fine settimana il tycoon ha comunicato sul social Truth che il regime di Maduro si è impegnato ad accogliere i migranti del Venezuela che sono entrati in maniera illegale negli Stati Uniti.

Chi contesta l’applicazione dell’Alien Enemies Act fa notare come non sia possibile farvi ricorso al di fuori di un conflitto reale. Lee Gelernt, avvocato dell’American Civil Liberties Union, afferma che “le famiglie disperate che arrivano al nostro confine per cercare rifugio non costituiscono un’invasione da parte di un governo straniero ai sensi della legge”. Lo scorso mese alcuni deputati e senatori democratici hanno inoltre presentato un disegno di legge per abrogare un provvedimento definito come "antiquato".

Circa 1600 marines e soldati dell'esercito sono stati inviati alla frontiera nelle ultime due settimane per assistere le forze dell'ordine statali e si stima che il contingente militare dovrebbe raggiungere presto le 4500 unità. Ieri il segretario alla Difesa Pete Hegseth e lo “zar dei confini” Tom Homan hanno fatto visita a El Paso, in Texas. Il capo del Pentagono ha promesso un “controllo operativo totale sulla frontiera” sottolineando con i giornalisti che “tutte le risorse del dipartimento della Difesa necessarie a sostenere l'espulsione e la detenzione di coloro che si trovano illegalmente nel Paese sono sul tavolo".

A Guantanamo Bay, sull'isola di Cuba, procedono i preparativi per l’ampliamento del centro di detenzione per migranti che potrebbe ospitare sino a 30mila persone mentre Trump ha annunciato che la presidente del Messico Claudia Sheinbaum ha accettato di inviare 10mila soldati messicani al confine che separa i due Paesi. Questi militari avranno il compito di fermare il traffico di fentanyl e arrestare il flusso di migranti illegali.

La scorsa settimana l’Immigration and Customs Enforcement (ICE) ha fatto sapere di aver fermato 1000 persone al giorno e attualmente ne avrebbe circa 40mila in custodia. L’emittente Nbc News ha rivelato però che alcuni dei fermati in attesa di rimpatrio sarebbero stati già rilasciati negli Stati Uniti all'interno di un programma di monitoraggio.

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