Il Cremlino contro Mattarella: "Da lui invenzioni blasfeme". Poi la reazione dell'Italia

Rabbia di Mosca per le parole del capo dello Stato italiano sull’aggressione all’Ucraina, paragonata al Terzo Reich di Hitler. Meloni: "Offesa all'intera nazione". La Russa: "Dichiarazioni russe inopportune"

Il Cremlino contro Mattarella: "Da lui invenzioni blasfeme". Poi la reazione dell'Italia
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"Invenzioni oltraggiose e blasfeme". Così il Cremlino ha definito le parole del presidente italiano Sergio Mattarella, che in relazione all'aggressione all'Ucraina ha paragonato la Russia alla Germania nazista. L'attacco da Mosca porta la firma della portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova: "Mattarella ha tracciato parallelismi storici scandalosi e francamente falsi tra la Russia e, come ha detto, la Germania nazista, mentre chiedeva che il fallimento della politica occidentale di 'appeasement' alla fine degli anni '30 venisse presa in considerazione nel negoziare la risoluzione del conflitto in Ucraina. È impossibile anche solo dire una cosa del genere". La diplomatica di Putin ha aggiunto che tali ricostruzioni "sono incredibili da sentire dal leader italiano, il cui Paese sa molto bene cosa sia il fascismo".

Nel corso del suo intervento, la Zakharova ha sottolineato che la Russia è stata soggetto ad un attacco mostruoso della Germania di Hitler: "Il nostro Paese non solo è riuscito a cacciare il nemico dal suo territorio, ma lo ha anche riportato indietro fino a casa, distruggendolo. E allo stesso tempo ha liberato l'Europa dal nazismo e dal fascismo". Inoltre, la portavoce russa ha affermato che il presidente della Repubblica italiano non ha ricordato da quale parte stava Roma durante la Seconda guerra mondiale e quale "contributo" vi ha dato: "Non lo sapeva, non conosce bene la sua storia? Non credo".

Mattarella "dovrebbe pensare al fatto che oggi l'Italia, con gli altri Paesi della Nato, sta pompando con moderne armi letali il regime terrorista neonazista di Kiev, sostenendo così in modo incondizionato il regime criminale in tutti i suoi crimini", ha aggiunto la diplomatica, rimarcando ancora una volta che le parole del capo dello Stato italiano rappresentano un insulto alla memoria degli italiani che combatterono il fascismo durante la Seconda guerra mondiale e i loro discendenti sia in Russia sia in Italia, ma anche di "tutti coloro che conoscono la Storia e non accettano queste analogie inammissibili e criminali".

"Gli insulti della portavoce del ministero degli Esteri russo, che ha definito 'invenzioni blasfeme' le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, offendono l'intera nazione italiana, che il capo dello Stato rappresenta" le parole del premie Giorgia Meloni: "Esprimo la mia piena solidarietà, così come quella dell'intero governo, al presidente Mattarella, che da sempre sostiene con fermezza la condanna dell'aggressione perpetrata ai danni dell'Ucraina". Secondo quanto reso noto da fonti del Quirinale, Mattarella "è assolutamente sereno e rimanda alla lettura del testo pronunciato a Marsiglia". Solidarietà e vicinanza da parte di tutte le forze politiche. Così il presidente del Senato Ignazio La Russa: "Trovo inopportune e fuori luogo le dichiarazioni rilasciate dalla portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. Al capo dello Stato Sergio Mattarella, custode dei valori della Repubblica e punto di riferimento della nazione, rinnovo la mia stima ed esprimo la vicinanza mia personale e del Senato". Queste, invece, le parole del ministro degli Esteri Antonio Tajani: "Solidarietà al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per le parole offensive giunte da Mosca nei suoi confronti. Rinnovo, anche a nome di Forza Italia, la piena fiducia nell'operato del Capo dello Stato, riconosciuto da tutti un autorevole uomo di pace".

"Mi piace molto la posizione del presidente italiano, che ha definito in modo molto chiaro, concreto e audace tutti gli orrori che la 'pace russa' sta portando oggi in terre sovrane straniere. Ed è stata proprio una caratterizzazione così impeccabile dell'essenza del tipo di guerra russa a scatenare una reazione nervosa e inadeguata a Mosca" il commento arrivato dall'Ucraina con il consigliere presidenziale Mychajlo Podolyak. Interpellato da LaPresse, il braccio di Zelensky ha aggiunto che l’adeguatezza e la Russia moderna sono concetti incompatibili, ma le parole di Mattarella si basano esclusivamente su fatti noti e comprovati, molti dei quali sono alla base di procedimenti penali in diverse giurisdizioni: "Inoltre, non c'è dubbio che la descrizione di tutte le atrocità russe commesse sul territorio dell'Ucraina rimarrà assolutamente accurata nella storia. E questo non può essere cancellato in alcun modo dalle grida isteriche dei propagandisti, che periodicamente si concedono i rappresentanti della Federazione Russa".

Podolyak ha aggiunto: "Non c'è dubbio che le parole di Mattarella sulla Russia che eredita le pratiche genocide incondizionate del Terzo Reich sono assolutamente vere e realistiche. Il tipo di guerra della Russia, in quanto aggressore e autore di un attacco in territorio straniero, ripete completamente l'architettura della guerra che i nazisti proposero in Europa a metà del secolo scorso, epurazioni di massa nei territori occupati, campi di filtraggio (leggi di concentramento), uccisioni di massa della popolazione civile (disarmata), varie forme di violenza e stupro, deportazioni di massa, rapimenti di bambini, saccheggi, completa distruzione del patrimonio culturale di un'altra nazione: tutti questi sono segni indubbi ed evidenti dell'invasione russa del territorio dell'Ucraina. Tutti questi sono elementi di una campagna sistemica ben ponderata volta a distruggere l’identità ucraina".

Il j'accuse del Cremlino è legato all'intervento di Mattarella all’Università Aix-Marseille, che gli ha conferito l'onorificenza accademica di dottore honoris causa, dello scorso 5 febbraio.

In quell'occasione, aveva tracciato un parallelismo tra l'aggressione russa a Kiev e l'espansione del Terzo Reich: "Fenomeni di carattere autoritario presero il sopravvento in alcuni Paesi; fu questo il progetto del Terzo Reich in Europa. L’odierna aggressione russa all’Ucraina è di questa natura". Parole che non sono piaciute a Mosca.

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