"Rispettiamo i patti". Berlino risponde picche a Parigi: "Ma l'Italia non è sola"

Il governo tedesco ha confermato di voler andare dritto sull'accoglienza dei 3.500 migranti stabilita in sede Ue: "Ma anche l'Italia deve rispettare i suoi patti"

"Rispettiamo i patti". Berlino risponde picche a Parigi: "Ma l'Italia non è sola"

La Germania accoglierà i 3.500 migranti di cui si è fatta carico nell'ambito del meccanismo europeo di redistribuzione. Lo ha ribadito nelle scorse ore il portavoce del ministero dell'Interno tedesco, rispondendo a una specifica domanda da parte del corrispondente dell'Ansa.

Berlino quindi, almeno per il momento, ha promesso l'adempimento degli accordi sottoscritti a giugno dall'esecutivo del cancelliere Scholz in sede europea. La risposta però data dal portavoce del ministero, non sottintende un appoggio incondizionata a Roma, alle prese con lo scontro con la Francia che ha portato Parigi a tirarsi fuori dai propri impegni.

La posizione del governo tedesco

Ieri il ministro dell'interno francese, Gerald Darmanin, ha annunciato lo stop dei ricollocamenti di 3.500 migranti attualmente ospitati in Italia e destinati ad arrivare in Francia dagli accordi siglati a giugno. Accordi per la verità già non molto rispettati, visto che in oltre quattro mesi sono stati soltanto 38 i migranti effettivamente portati in territorio transalpino.

Nel dare l'annuncio, Darmanin ha chiesto alla Germania di seguirla nell'opera di boicottaggio dei patti europei. Anche Berlino infatti, in virtù di quanto stabilito a giugno, dovrebbe farsi carico di 3.500 migranti.

La risposta del governo tedesco è stata affidata al portavoce del ministero dell'Interno. “Per fare progressi sostenibili abbiamo bisogno di procedere con determinazione in Europa nel contesto della riforma del sistema comune di asilo – ha dichiarato il portavoce all'Ansa – Il meccanismo di solidarietà concordato nel giugno 2022, con il quale i diversi Stati si impegnano in diversa misura ad alleggerire il carico dei Paesi di frontiera del Sud, è in questo senso un primo passo molto importante. La Germania accoglie in questo contesto 3.500 migranti”.

Dunque, il governo di Scholz ha deciso di proseguire nella strada tracciata nei mesi scorsi. A patto però che anche l'Italia non si tiri indietro dai suoi di impegni. Quelli, sottinteso, di far attraccare le navi con i migranti a bordo.

“Continueremo ad attenerci al Meccanismo di Solidarietà nei confronti del Paesi che permettono l'approdo di migranti salvati in mare – ha infatti proseguito il portavoce – Questo vale espressamente anche per l'Italia, che ha permesso lo sbarco di tre navi. Andremo avanti nel nostro sostegno fino a quando l'Italia terrà fede alla sua responsabilità per l'accoglienza dei migranti salvati dal mare”.

Berlino tende la mano a Parigi: “Accoglieremo 80 migranti della Ocean Viking”

La Germania quindi non sembra volersi accordare alla richiesta francese di tirarsi fuori dall'accordo con l'Italia. Ma al tempo stesso non sembra nemmeno voler prendere le distanze da Parigi. Berlino ha espresso in qualche modo la stessa posizione francese, ma ha attuato una diversa strategia politica: l'Eliseo ha puntato sulla ritorsione, il governo tedesco invece su un monito tanto indiretto quanto chiaro.

Evidenziare infatti che l'Italia ha fatto attraccare tre navi Ong nei propri porti negli ultimi giorni, più che un plauso a Roma ha il sapore di un velato avvertimento: la Germania si fa carico dei migranti ma solo se le navi sbarcano. Tradotto: in caso di chiusura dei porti alle Ong, Berlino potrebbe seguire Parigi.

E che le due cancellerie europee siano d'accordo è possibile vederlo anche dal via libera annunciato dal governo Scholz all'accoglienza di almeno 80 migranti sbarcati in Francia dalla Ocean Viking, la nave della discordia da cui è nato l'incidente politico tra Roma e Parigi.

"L'accoglienza dei migranti dalla Francia – ha dichiarato ancora il portavoce del ministero dell'Interno tedesco – come nel caso di quelli dall'Italia, avviene alle condizioni che sono state concordate fra gli Stati membri e con la commissione Ue sul meccanismo di solidarietà”.

Ambasciatore tedesco: "Italia fa tanto, ma non è da sola"

Sulla vicenda è intervenuto anche l'ambasciatore tedesco in Italia, Viktor Elbling. "L'Italia - ha scritto su Twitter - fa tanto in termini di migrazione ma non è da sola: 154.

385 richiedenti asilo in Germania nel periodo gen-set 2022, 110.055 in Francia, 48.935 in Italia. Sono rispettivamente lo 0,186% della popolazione tedesca, lo 0,163% della popolazione francese e lo 0,083% della popolazione italiana"

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