"Tutti i tecnici sono propensi a credere che nessuno pensi realmente all'utilizzo di armi nucleari. Sul piano razionale è così, certo nulla si può contro la follia ma nessuno teme oggi una escalation che possa portare a una guerra nucleare". Lo afferma il ministro della Difesa Guido Crosetto intervenendo al Festival delle città, organizzato a Roma da Ali (Autonomie locali italiane).
Sulla risoluzione del conflitto in Ucraina si dice fiducioso, nonostante lo spettro nucleare agitato negli ultimi mesi dalla Russia, che sta accelerando nella corsa alla produzione di nuove armi atomiche. Secondo quanto emerge da immagini satellitari e dati aeronautici, Mosca potrebbe avere già sperimentato un missile da crociera con una gittata sulla carta di migliaia di chilometri.
"Credo che l'inverno bloccherà le attività terrestri e temo che possa incrementare le attività aree da parte della Russia che non ha ancora utilizzato gli aerei di quarta e quinta generazione di cui dispone - sottolinea Crosetto - Ho l'impressione che qualcuno possa considerare questo inverno come il punto dirimente di un conflitto che sembra non voler mai terminare e che dopo la controffensiva Ucraina e la contro offensiva Russa, la primavera possa essere il periodo in cui, esaurite da entrambe le parti le armi, si possa aprire un tentativo di dialogo".
Le parole di Crosetto seguono la visita di Antonio Tajani a Kiev. In merito alla promessa di nuovi aiuti militari a Volodymyr Zelensky, il ministro della Difesa invita alla cautela.
"Tajani ha detto che ci si sta pensando - commenta - I pacchetti si costruiscono sulla base di richieste e delle opportunità di soddisfarle. Per cui se sarà possibile soddisfare le richieste di potrà costruire un ottavo pacchetto. Adesso stiamo valutando ancora le richieste".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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