La ricostruzione dell'emittente statunitense Cbs, secondo la quale l'Italia avrebbe dato l'assenso alla ricollocazione sul proprio territorio di centinaia di rifugiati sudamericani, "è del tutto fuorviante". Lo comunicano fonti di Palazzo Chigi, che smentiscono così quelle voci diffuse nelle scorse ore dal network americano in riferimento a un presunto accordo tra Usa e Italia (e anche con il coinvolgimento della Grecia) sui migranti. "L'Italia non darebbe mai un assenso alla ricollocazione di centinaia di persone sul proprio territorio nazionale in considerazione dei già notevolissimi sforzi sostenuti sul fronte dell'accoglienza di migranti", hanno ribadito fonti del Viminale interpellate dall'Adnkronos.
Sempre in riferimento alle indiscrezioni della Cbs, da palazzo Chigi sono arrivare ulteriori precisazioni. "È attualmente allo studio un'ipotesi di reciprocità, secondo la quale gli Usa ospiterebbero rifugiati presenti in Libia con la volontà di recarsi in Europa, mentre alcuni Stati europei del Mediterraneo ospiterebbero poche decine di profughi sud americani". Per quanto riguarda la nostra nazione - hanno chiarito le medesime fonti - "si tratterebbe di circa 20 rifugiati venezuelani di origine italiana per avviare percorsi lavorativi in Italia. Discussione al momento solo allo studio e che risulterebbe, in ogni caso, molto vantaggiosa proprio per Italia e Stati europei di primo approdo".
Uno scenario completamente diverso da quello che l'emittente a stelle e strisce aveva prospettato, parlando di un presunto accordo con l'amministrazione Biden nell'ambito delle politiche americane di reinsediamento, con l'obiettivo di scoraggiare le persone a varcare illegalmente il confine tra Messico e Stati Uniti. E a smentire quelle indiscrezioni è stata anche la Grecia, che analogamente era stata inclusa dalla Cbs tra i Paesi interessati dal presunto patto americano sui migranti. "La notizia riportata dalla CBS è falsa. Non c'è né un accordo né una richiesta da parte degli Stati Uniti di reinsediare gli immigrati legali in Grecia", ha affermato sulla piattaforma X, Dimitrios Kairidis, ministro per la migrazione e l’asilo di Atene.
"La politica greca in materia di immigrazione è chiara e funziona, nonostante le difficoltà internazionali", ha aggiunto il ministro greco, rivendicando le iniziative del governo di Atene per proteggere le frontiere e per contrastare il traffico illegale di
esseri umani. Azioni, queste ultime, rispetto alle quali il governo Meloni ha impresso una svolta a livello europeo, richiamando i Paesi dell'eurogruppo ad affrontare la questione in maniera sistematica.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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