L’Italia riprenderà a finanziare l’Unrwa, l’agenzia delle Nazioni unite per i rifugiati palestinesi. L’annuncio è stato fatto dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, durante l’incontro tenutosi a Roma con il primo ministro dell’Anp (Autorità nazionale palestinese) Mohammad Mustafa. Il nostro Paese, assieme a decine di altri, aveva sospeso il flusso di denaro all’agenzia Onu dopo che Israele aveva accusato alcuni dipendenti di aver preso parte ai massacri del 7 ottobre.
“L'Italia, grazie alle sue posizioni equilibrate, vuole svolgere un ruolo di ponte e lavorerà con sempre maggiore intensità affinché si chiuda questa fase dello scontro militare a Gaza”, ha dichiarato il titolare della Farnesina. “Ho informato Mustafa che il governo ha disposto nuovi finanziamenti a favore della popolazione palestinese, per un totale di 35 milioni di euro, che vanno ad aggiungersi a quanto già fatto in risposta alla crisi. Di questi, 5 milioni saranno destinati a Unrwa”. La decisione è stata presa a seguito del lavoro svolto dalla commissione presieduta dall’ex ministro francese Catherine Colonna, che ha fine aprile ha giudicato insufficienti le prove fornite da Israele riguardo alla collaborazione tra dipendenti dell’Unrwa e Hamas. Il ministro Tajani ha comunque sottolineato che il finanziamento di progetti specifici destinati all’assistenza dei rifugiati palestinesi sarà subordinata a “rigorosi controlli che garantiscano che neanche un centesimo possa rischiare di finire al sostegno del terrorismo”.
Il nuovo pacchetto, che dai 20 milioni di euro stabiliti nelle scorse settimane è stato portato a 30 milioni, saranno dedicati a “Food for Gaza”. Presentata al ministro degli Esteri israeliano Katz durante la sua visita a Roma del 7 aprile scorso, questa iniziativa è stata attivata in coordinamento con Fao, Pam e Ficross per aiutare la popolazione palestinese in termini di sicurezza alimentare. Dal 7 ottobre a oggi, l’Italia ha stanziato altri due pacchetti da 20 milioni di euro l’uno e lavorato per esfiltrare dalla Striscia di Gaza 156 civili, tra cui 58 minori feriti che sono stati curati nei nostri ospedali assieme ai relativi accompagnatori.
Durante il vertice con il ministro dell’Anp, Tajani ha anche ribadito che, secondo il governo, è “necessario lavorare alla soluzione 'due popoli, due Stati’ nella cornice di un più ampio processo politico che porti alla pace, frutto di un'azione regionale coordinata, con un forte
appoggio della comunità internazionale”, sottolineando il fatto che si debbano rispettare sia le aspirazioni del popolo palestinese ad avere un proprio Stato, sia le esigenze di sicurezza di Israele.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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