Il Rn espugna i feudi rossi, il Nfp fa il pieno tra i giovani

La destra sfonda in Bretagna. La «gauche» conserva Parigi e le altre grandi città

Il Rn espugna i feudi rossi, il Nfp fa il pieno tra i giovani
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Rassemblement National 33,1, Nouvel Front National 28,0, Ensemble 20,0, Républicains 6,7, Réconquête di Eric Zemmour di fatto «abrogata» con lo 0,7. È andato così il primo turno delle legislative in Francia secondo i risultati definitivi forniti dal ministero dell’Interno, che colloca l’affluenza al 66,7 per cento, la più alta del XXI secolo. Dati che confermano, decimale più decimale meno, le prime proiezioni di domenica sera e che non spostano l’analisi di un voto scioccante come pochi nella storia repubblicana dell’Esagono.
Ma a determinare se Jordan Bardella potrà davvero diventare il primo premier di estrema destra in Francia bisognerà aspettare domenica sera il conteggio dei seggi. La maggioranza è di 289 poltrone: 76 sono state già assegnate a candidati che domenica hanno superato il 50 per cento dei voti, 39 di Rn, 31 di Nfp, uno di Ensemble, due di indipendenti di centro (entrambi nelle terre d’Oltremare), uno dei Républicains e un socialista indipendente. Ora la partita si sposta sui singoli collegi per le sfide a due, a tre e in pochi casi addirittura a quattro che si svolgeranno domenica prossima laddove nessuno ha raggiunto il 50 per cento dei voti più uno. Il sistema elettorale transalpino prevede che al ballottaggio si qualifichino i primi due sfidanti e comunque tutti i candidati che hanno ottenuto almeno il 12,50 per cento dei voti rispetto al corpo elettorale.
L’elevata affluenza ha fatto impennare il numero dei triangulaires, che erano stati uno solo nel 2017, otto nel 2022 e che quest’anno saranno in teoria 306 (e addirittura cinque possibili quadrangolari). In teoria, sì, perché i «qualificati» hanno tempo fino alle 18 di oggi per depositare le proprie candidature e molti del fronte anti-Bardella hanno annunciato la loro desistenza per favorire la possibilità di sconfiggere i candidati dell’estrema destra. Secondo Le Monde a ieri pomeriggio in 175, tutti tranne uno dei Républicains appartenenti al blocco anti-Bardella composto da Nfp e governativi. Ma ci sono anche gli obiettori, come il ministro delle Finanze francese Bruno Le Maire, che esclude di sostenere il voto per un candidato della France Insoumise anche laddove sia l’unica opzione realistica per fermare un candidato di Rn, definendo Lfi «un pericolo per la nazione». Anche Francis Dubois, deputato uscente della prima circoscrizione di Corrèze, ha deciso di continuare a correre dopo essere arrivato terzo con il 28,64 per cento dietro al socialista ed ex presidente François Hollande (37,63) e al candidato di Rn Maïtey Pouget (30,89).
Comunque andrà a finire, l’ascesa dei lepenisti ha terremotato la mappa politica della Francia. Rn è in testa in 297 collegi, ben distribuiti in tutto l’Esagono, espugnando anche regioni nuove come la Bretagna, dove candidati del Rn si sono qualificarsi per il secondo turno in 26 circoscrizioni, cosa inedita risultando addirittura in testa in cinque. I candidati di Nfp hanno «vinto» in 155 circoscrizioni, i macronisti in 62 e i Républicains in 34. Le grandi città, Parigi e l’Île-de-France in testa, restano saldamente in mano alla sinistra. Stessa situazione anche a Lione, mentre Marsiglia è decisamente divisa tra circoscrizioni «rosse» e «blu».
L’elevata partecipazione al voto ha creato qualche sorpresa nell’analisi del voto. Come la scelta dei più giovani di sostenere in massa la sinistra.

Secondo un sondaggio del Toluna Harris Interactive Institute, il 41 per cento degli elettori tra i 18 e i 24 anni hanno votato per il Nfp e solo il 23 per cento per Rn, mentre i giovanissimi hanno voltato le spalle a Macron, scelto solo dal 13 per cento di essi (nel 2017 il 32 per cento aveva votato per l’attuale presidente). Dati sostanzialmente identici per la fascia di età più alta, dai 25 ai 34 anni. Saranno anche loro, se decideranno di rinunciare a una gita per la seconda domenica consecutiva, a decidere il futuro della Francia.

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