Ucraina, telefonata Meloni-Trump in vista dell'incontro con Zelensky

Il premier ha avuto una conversazione telefonica con il presidente Usa: domani Meloni sarà a Londra per un vertice con Zelensky

Ucraina, telefonata Meloni-Trump in vista dell'incontro con Zelensky
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Questa sera il presiente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, ha intrattenuto una conversazione telefonica con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Una telefonata che segue l'incontro di ieri alla Casa Bianca con Volodymyr Zelensky, anche in vista dell'incontro che domani terrà a Londra con il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Il presidente del Consiglio, prima del summit allargato, terrà un bilaterale con il primo ministro inglese, Keir Starmer. Lo scontro della Casa Bianca tra JD Vance, Trump e Zelensky ha acceso un campanello d'allarme in Europa e ora il rischio che si creino divisioni all'interno dell'Unione europea è alto. La maggioranza del governo è posizionata su punti di vista diversi sulla questione ma su un tema sono tutti concordi: "Sulla politica estera la maggioranza di centrodestra deve parlare con un'unica voce, che può essere solo quella della presidente del Consiglio". Così Mara Carfagna di Noi Moderati ha richiamato gli alleati alla compattezza in uno dei momenti più difficili dell'Europa degli ultimi cinquant'anni.

"È necessario un immediato vertice tra Stati Uniti, Stati europei e alleati per parlare in modo franco di come intendiamo affrontare le grandi sfide di oggi, a partire dall'Ucraina, che insieme abbiamo difeso in questi anni, e di quelle che saremo chiamati ad affrontare in futuro. È la proposta che l'Italia intende fare ai suoi partner nelle prossime ore", ha dichiarato Meloni in una nota diramata ieri. Questa sarà la proposta che Meloni porterà a Londra domani, che potrebbe essere accolta anche nel brevissimo periodo, considerando che Trump nelle prossime settimane sarà nel Regno Unito e soggiornerà a Windsor.

"Penso che Giorgia Meloni abbia lanciato un'iniziativa che dovrebbe essere seguita da tutti i Paesi europei, e cioè un incontro tra gli Stati Uniti, gli Stati europei e quelli che sono anche tradizionali alleati degli Stati Uniti non essendo nell'Ue", ha dichiarato il ministro per gli Affari europei, Tommaso Foti.

Questo è il momento della lucidità e della riflessione per tutti i leader europei e non solo. Per questa ragione è necessario sangue freddo e diplomazia per sbrogliare una matassa che rischia di essere sempre più ingarbugliata.

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