"2000 euro a puntata in Rai?": ora scoppia la bufera su Orsini-Berlinguer

Il docente filo-Putin, Alessandro Orsini, il nuovo ospite fisso di Cartabianca, riceverebbe un compenso che ha scatenato la bufera

"2000 euro a puntata in Rai?": ora scoppia la bufera su Orsini-Berlinguer

Il professor Alessandro Orsini continua a destare scalpore per le sue posizioni sulla guerra in Ucraina. Ma non solo. Il docente della Luiss sarebbe entrato nella ‘scuderia’ di Bianca Berlinguer con un compenso "circa 2mila euro a puntata".

A rivelarlo è il quotidiano Il Foglio che, a tal proposito, ha interpellato proprio la conduttrice del programma Cartabianca in cui Orsini è ospite retribuito già da due puntate. "I contratti della Rai devono rimanere in Rai, come succede in tutte le reti. Non ho altro da aggiungere”, ha detto la Berlinguer al giornale diretto da Claudio Cesara. E, intanto, è scoppiato il caso politico. “Prima ancora di chiedersi perché e in base a quali valutazioni Orsini venga pagato, mi chiederei perché venga invitato, visto che finora si era distinto solo come ospite delle tv private peraltro con posizioni indifendibili filo-Putin”, dice a ilGiornale.it il renziano Michele Anzaldi, segretario della commissione di Vigilanza Rai che, grazie alle sue interrogazioni, aveva scoperto che anche Andrea Scanzi, il ‘saltafila’ dei vaccini, ottiene una retribuzione. In questo caso, però, a scandalizzare sono anche le posizioni tendenzialmente filo-putiniane del professore Orsini. “Davvero su una questione delicata come la guerra si può pensare di avere una Par Condicio tra aggressori russi e aggrediti ucraini? Davvero la Rai vuole riproporre il meccanismo vergognoso già visto con i no-vax?”, si chiede ancora Anzaldi che giudica questa deriva del servizio pubblico “tafazziana e suicida”. Secondo il deputato Federico Mollicone, membro della commissione di Vigilanza Rai, “Orsini ha la libertà di esprimere la propria opinione, siamo in una democrazia. Ma non comprendiamo – dice l’esponente meloniano a nome di tutta FdI - perché la Rai continui a siglare contratti con gli opinionisti, piuttosto che favorire il pluralismo come prevede il Contratto di Servizio”.

Oltretutto, nonostante l’ingresso di Orsini tra le altre due ‘punte di diamanti’ assai discusse, Mauro Corona e Andrea Scanzi, lo share non premia il programma. Anche ieri Cartabianca è stata battuta negli ascolti dalla concorrenza, fermandosi al 5,1% di share. Giovanni Floris con Dimartedì su La7 ha ottenuto il 7,1%, mentre Mario Giordano con Fuori dal Coro ha fatto il 5,6%.

“Questo inseguimento alle tv commerciali rappresenta una deriva davvero del servizio pubblico, perché come dimostrano gli ascolti il pubblico poi preferisce l’originale. Peccato, però, che a pagare siano i cittadini con il canone e il Contratto di Servizio venga così fatto a pezzi”, chiosa a tal proposito il deputato Anzaldi.

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