Pronto un vero e proprio assalto del Fisco nei confronti di imprese e famiglie italiane, e per Matteo Salvini è più che mai prioritario ottenere al più presto una pace fiscale che possa dare respiro al Paese.
Bloccare le cartelle esattoriali
La situazione economica dell'Italia è sotto agli occhi di tutti: tante le realtà in affanno, colpite da una crisi che ha visto il suo inizio con l'emergenza sanitaria e le chiusure, e poi il suo prosieguo con la crescita dell'inflazione e l'impennata dei costi relativi all'energia.
Da tempo, ormai, il leader della Lega invoca un blocco delle cartelle esattoriali, dal momento che la situazione attuale non consente alle famiglie e a molte realtà economiche di effettuare i pagamenti.
In un ultimo suo intervento, dunque, l'ex vicepremier è tornato sull'argomento, sempre più caldo, esprimendo preoccupazione. "In partenza sette milioni di cartelle esattoriali, di cui quattro milioni entro la fine dell'anno di cui 2,8 milioni in Sicilia" ha dichiarato il segretario del Carroccio, come riportato dalle agenzie di stampa."La pace fiscale, con una guerra ed una pandemia ancora in corso, è un doveroso aiuto a milioni di italiani che non possono pagare cartelle vecchie di anni, anche di piccoli importi, che con sanzioni e interessi sono diventate un macigno insostenibile".
Secondo Salvini, si tratterebbe di somme che lo Stato non incasserebbe mai. Procedendo con una pace fiscale, rottamazione e saldo e stralcio, l'erario incasserà invece miliardi di euro, e 15 milioni di Italiani potranno tornare a lavorare senza avere sulle spalle il peso delle tasse e il tormento di Agezia delle entrate.
Salvare il futuro di cittadini e imprese
Dello stesso avviso anche Severino Nappi, candidato Lega in Campania. Nappi sostiene in pieno le parole del suo segretario di partito, ribadendo la necessità impellente di un intervento, specie al Sud, per salvare "il futuro di tantissimi cittadini e di imprese, minacciati dall'arrivo di milioni di 'buste verdi". Impensabile che tanti padri di famiglia si trovino costretti a scegliere fra il pagare le lettere inviate dal Fisco o dar da mangiare ai propri figli.
"Allo stesso modo gli imprenditori, o pagano gli stipendi e salvaguardano posti di lavoro, o pagano le cartelle e licenziano. Tra l'altro si tratta di un arretrato di oltre 1.000 miliardi, somme che lo Stato non incasserebbe mai.
La pace fiscale, insieme all'estensione della Flat Tax al 15% a pensionati, lavoratori dipendenti e imprese, e a un maxidecreto da almeno 30 miliardi di euro contro il drammatico caro energia, sono le prime azioni che il prossimo Governo di centrodestra a trazione Lega avvierà nell'immediato per salvare il Paese" ha concluso Nappi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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