"Onorevole Senatore, Le scrivo per esprimerLe la mia preoccupazione riguardo a ciò che sta avvenendo col ddl Cirinnà sulle unioni civili. Innanzitutto La ringrazio perché è anche grazie al Suo prezioso lavoro a favore della famiglia se questa legge non è ancora stata approvata". Inizia così la lettera pubblicata su Facebook dalla senatrice dem Monica Cirinnà, relatrice del disegno di legge sulle unioni civili.
"Tuttavia la cronaca di questi giorni ha riportato che sarebbero in corso alcuni tentativi di arrivare a un compromesso che porterà all’approvazione del ddl in cambio di alcune modifiche formali al testo. In questo modo la legge darà comunque alle coppie omosessuali unite civilmente gli stessi diritti e doveri delle coppie sposate, compresa la possibilità di adottare, con l’istituto della stepchild adoption", si legge ancora nella lettera scritta, secondo la Cirinnà, dai "soliti #omofobi". "Con questa lettera La invito e La incoraggio a rifiutare qualsiasi compromesso e a proseguire nell’opera di contrasto a questa legge così ingiusta che aprirà la strada all’utero in affitto e priverà i bambini del loro fondamentale diritto ad avere un padre e una madre. A nome delle milioni di persone che - si legge in conclusione - in Italia credono nella famiglia Le chiedo di continuare a resistere e a rigettare in toto questa legge. Sono sicuro che il popolo della famiglia non si dimenticherà del Suo gesto di coerenza".
La lettera rientra nell'ambito di una petizione promossa dall'associazione "Sos ragazzi" da titolo: "Nessun compromesso sul ddl Cirinnà. Adotta un senatore!". Sul sito sosragazzi.it si spiega che: "in queste ore è in infatti gioco la sopravvivenza stessa dell’istituto familiare in Italia" perché il ddl Cirinnà "introdurrebbe di fatto il “matrimonio” omosessuale anche se con il nome velato di “unione civile" e l’adozione per coppie dello stesso sesso tramite la stepchild adoption che incoraggerà la pratica della compravendita degli uteri e dei bambini". Secondo i promotori, se il ddl è fermo in Senato è "grazie alle grandi mobilitazioni di popolo degli ultimi mesi e al lavoro parlamentare di alcuni senatori", ma ora che la relatrice Cirinnà si è detta disponibile a trattare c'è il rischio che "le forze parlamentari favorevoli alla famiglia possano votare la legge accontentandosi di qualche modifica formale" e perciò chiedono a tutti di “adottare un senatore” per incoraggiarlo a difendere la famiglia senza se e senza ma". Per adottarlo basta compilare il form, scegliere il nome di uno dei senatori inclusi in una piccola lista e poi cliccare inviare il tutto con un semplice clic.
I nomi dei senatori da 'incoraggiare' sono Carlo Giovanardi, Lucio Malan, Roberto Formigoni, Maurizio Gasparri, Gabriele Albertini e Federica Chiavaroli ma, evidentemente, qualche burlone ha ben pensato di inviare la lettera pure alla senatrice Cirinnà.
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