Come annunciato a inizio anno, ha avuto luogo oggi la prima udienza che vede Beppe Grillo a processo per l'aggressione commessa nei confronti di un giornalista della trasmissione tv Diritto e Rovescio, tale Francesco Selvi. Come riferito dalle principali agenzie di stampa, il padre dei Cinque Stelle non si è fatto vedere in aula.
L'aggressione nel 2020
I fatti risalgono al 7 settembre del 2020, quando Francesco Selvi raggiunse l'ex comico in spiaggia, nei pressi della sua villa di Marina di Bibbona. A quel tempo c'era fermento per il governo Conte, e il giornalista stava facendo il suo lavoro, cercando di ottenere qualche risposta da Grillo, ma questi, secondo l'accusa, tentò prima di strappargli di mano il cellulare per impedirgli di riprendere, poi lo spintonò malamente, facendolo cadere dalle scale dello stabilimento balneare.
In seguito all'aggressione, Selvi riportò un trauma distorsivo al ginocchio sinistro che gli valse cinque giorni di prognosi, assegnati dal pronto soccorso dell'ospedale di Cecina (Livorno). Bebbe Grillo, naturalmente, ha sempre negato la ricostruzione del giornalista, ma lo scorso dicembre giudice per le indagini preliminari ha respinto la richiesta di archiviazione avanzata dalla procura, ordinando l’imputazione coatta.
"Grillo prima ha cercato di portarmi via il cellulare, poi dopo avermi spruzzato addosso del liquido igienizzante mi ha spinto con forza facendomi cadere indietro da una scala che collega lo stabilimento alla spiaggia", è la ricostruzione di Selvi.
La prima udienza
Nella giornata di oggi si è tenuta la prima udienza in una delle aule del tribunale di Livorno. A presiedere il giudice Andrea Guarini. Grillo, accusato di violenza privata e lesioni personali, non si è presentato.
Stando alle ultime informazioni rilasciate, la prossima seduta è fissata per il 19 di settembre, e quel giorno dovrebbero presentarsi anche quattro testimoni dell'accusa, fra i quali figurano lo stesso Francesco Selvi, i due proprietari dello stabilimento balneare e un addetto alla struttura. Selvi, che si è costituito parte civile, è assistito dal legale Claudio Emeri.
Oltre ai racconti dei testimoni, saranno visionati i filmati ripresi dalle telecamere di sorveglianza e la cartella clinica di Selvi, oltre a tutto il materiale raccolto dai carabinieri, che si sono occupati di condurre le indagini.
La posizione dell'Ordine dei giornalisti
Anche l'Ordine dei Giornalisti e la Federazione Nazionale della Stampa si sono costituiti come parte civile nell'udienza."Odg e Fnsi sono al fianco di Francesco Selvi in questo processo penale per sostenere un'istanza di pieno riconoscimento e di salvaguardia dell'articolo 21 della Costituzione", ha spiegato l'avvocato e portavoce Giulio Vasaturo, come riportato da Ansa.
"La violenza che è stata posta in essere ai danni del giornalista Francesco Selvi non lede solo il singolo giornalista ma l'intera comunità degli operatori dell'informazione perché costituisce uno strumento intollerabile attraverso cui si è tentato di condizionare la libertà di stampa", ha concluso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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