Roma. Violenza sessuale all'interno del McDonald's di corso Francia. Ha aspettato che la sua vittima entrasse in bagno. Poi l'ha afferrata alle spalle e l'ha trascinata all'interno del gabinetto degli uomini. «Mi voleva strappare i vestiti di dosso - racconterà la vittima dell'ennesimo abuso sessuale nella capitale -, minacciava di farmi del male se non mi spogliavo. Non riuscivo a farlo desistere, così mi sono messa a strillare».
Insomma, solo gli urli e i calci della poveretta, una ragazza di 19 anni, hanno evitato il peggio. È stato arrestato dopo un inseguimento fra i locali della movida di Ponte Milvio, P.E., 22 anni italiano ma di origini croate, nullafacente e senza fissa dimora. Uno sbandato conosciuto nel quartiere come molestatore «di professione». Venerdì sera l'epilogo. Il giovane, fermo in un angolo, tenta vari approcci con le dipendenti del fast food. E quando una cliente chiede alla cassiera di accedere in bagno, lui le va dietro. La diciannovenne entra nello spazio comune della toilette, lui la anticipa e si precipita dentro fingendo di aspettare il proprio turno. La ragazza apre la porta esterna, quella che accede all'antibagno, lui le salta addosso da dietro, mano sulla bocca, e la trascina nel gabinetto degli uomini. Sono secondi interminabili. «Spogliati o ti ammazzo» le dice. «Provavo a divincolarmi, sgomitavo e davo calci, quando ha allentato la presa mi sono messa a urlare come una matta. E lui è fuggito». Sono i dipendenti del McDonald's i primi ad accorrere in aiuto della giovane. Terrorizzata e sotto choc Giulia, chiamiamola così, spiega loro quanto accaduto. Il direttore del locale telefona al numero unico d'emergenza 112, accorrono due volanti del commissariato Ponte Milvio. La descrizione dell'aggressore è precisa. Del resto è conosciuto e frequenta spesso quel fast food.
Le immagini delle telecamere di sorveglianza del locale, anche se non sono presenti in bagno, fanno il resto. Inizia una caccia all'uomo tra i pub che da corso Francia portano sulla via Flaminia Vecchia. Il 21enne è scaltro e quando vede i lampeggianti della polizia si nasconde fra la folla. Sono passate da poco le 22. Gli agenti vedono una figura nascosta dietro un muretto. È lui. Il riscontro degli abiti ripresi dalle telecamere, messi sotto sequestro probatorio, e il riconoscimento della vittima lo inchiodano. «A quel punto l'abbiamo sottoposto a fermo di pg - spiega a il Giornale il vicequestore Antonio Soluri, dirigente del commissariato Ponte Milvio - con l'accusa di violenza sessuale aggravata». Sbandato e senza un'abitazione stabile, in attesa dell'interrogatorio di convalida l'uomo è stato trasferito nel carcere di Rebibbia.
Di tre giorni fa l'arresto di un tassista romano che ha abusato di una cliente 34enne e di una turista di 20 anni. Lo stesso della violenza sulla studentessa australiana, Caroline Wallis, suicida a 17 anni perché abusata?
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