Ai neo-genitori card da mille euro e detrazioni in base ai figli

L'aiuto scatta fino a un Isee di 40mila euro. Rafforzato il bonus asili nido e congedi parentali all'80%

Ai neo-genitori card da mille euro e detrazioni in base ai figli
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Arriverà una card da mille euro per aiutare i neogenitori con Isee fino a 40mila euro. A cui si aggiunge un miglioramento dei congedi parentali all'80 percento, passano da due a tre mesi.

Il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, nel corso della conferenza stampa ha voluto sottolineare «l'attenzione particolare alla famiglia (in foto il ministro Eugenia Roccella) con un nuovo sistema di calcolo che favorisca le famiglie numerose, chiamiamolo quoziente familiare». In buona sostanza, come ha spiegato il viceministro dell'Economia, Maurizio Leo, il sistema delle detrazioni al 19% (ma anche quello delle deduzioni) sarà parametrato al numero dei componenti il nucleo famigliare e al reddito complessivo. Dunque, più numerosa la famiglia e minore il reddito, maggiori saranno gli sconti fiscali di cui si potrà beneficiare su una serie di spese (scuola, università, sport, mezzi di trasporto). Tra le ipotesi anche quella di rivedere al ribasso la soglia di reddito oltre il quale scatta il decalage degli sconti fiscali al 19% (oggi parte da 120mila euro) ma ancora si starebbe lavorando sull'intero pacchetto. Tra le misure che vengono date per scontate l'estensione alle autonome della decontribuzione per le mamme lavoratrici con due o tre figli.

Dalla revisione delle spese fiscali (dalla quale dovrebbe arrivare circa un miliardo di euro) si trarrà linfa vitale per aiutare la genitorialità e la natalità. In questo senso va interpretata anche il rafforzamento del bonus per la frequenza di asili nido con esclusione dal computo dell'Isee dell'assegno unico.

Ma il dato più singolare (se a questo discorso aggiungiamo anche lo stanziamento di 500 milioni per la carta «Dedicata a te») è l'approvazione di questa serie di misure da parte di soggetti che non possono essere catalogabili come «di area». Ieri la piattaforma cattolica «Ditelo sui tetti» ha salutato con favore l'introduzione del quoziente familiare (seppure in questa forma sperimentale) rimarcando che «questo significherebbe finalmente dirigersi nella direzione di quella svolta culturale, che finalmente riconoscerebbe in modo strutturale come soggetto del fisco italiano anche un noi'» della famiglia e non solo il singolo individuo. Lo stesso intendimento era stato espresso nell'imminenza del varo della manovra dal presidente della Compagnia delle Opere, Andrea Dellabianca («Aiutare le famiglie significa aiutare le imprese»).

Così come non è trascurabile che anche il segretario della Cisl, Luigi Sbarra, abbia riconosciuto «passi avanti innegabili» non solo per il taglio strutturale del cuneo, ma anche per «il supporto alla famiglia, alla genitorialità e all'occupazione femminile».

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