Il Pd preme l'acceleratore sulle adozioni gay. Ha, però, da superare l'ostacolo Ncd. Così, a margine di un convegno in Cassazione, il ministro della Giustizia Andrea Orlando ha lanciato un appello al ministro dell'Interno Angelino Alfano: "Serve una nuova legge sulle adozioni, ma bisogna ammainare gli stendardi". Ma il Nuovo centrodestra ha subito alzato le barricate: "Non troverà consenso in parlamento".
La commissione Giustizia della Camera ha dato il via libera allo svolgimento di una indagine conoscitiva sulla legge sulle adozioni. Si sono espressi a favore il Pd e Sinistra Italiana, contrari invece Lega e FdI, mentre il M5S si è astenuto. Al momento del voto i componenti della commissione di Ap e Forza Iitalia erano assenti. L'indagine conoscitiva sulla ddl sulle adozioni, come da deliberazione votata oggi dalla commissione, si concluderà entro metà aprile. Sono previste una serie di audizioni, tra cui alcuni ministri, come il Guardasigilli, il titolare del dicastero del Lavoro e Politiche sociali Giuliano Poletti, i rappresentanti degli Enti locali e poi magistrati, avvocati e docenti universitari esperti in materia, nonchè associazioni e operatori dei servizi sociali. "Non incominciamo con le contrapposizioni ideologiche - ha ribadito Orlando- visto che Alfano chiede sanzioni per l'utero in affitto che mi sembrano ragionevoli. Ma è difficile disciplinare una patologia senza rivedere le adozioni". Il ministro della Giustizia ha ripetuto che l'Italia ha bisogno di una nuova legge sul tema: "In Italia le procedure sono così lunghe e farraginose che non consentono di dare accoglienza ai bambini. Non ripartiamo con il piede sbagliato - ha concluso Orlando - ammainiamo gli stendardi".
Il ddl del Pd con la riforma complessiva della legge sulle adozioni dovrebbe arrivare tra un paio di mesi. Al suo interno dovrebbe trovar spazio la soluzione del problema dei 529 bambini che oggi vivono all'interno di coppie omosessuali consentendo la stepchild adoption per questi casi. Come spiega Valter Verini, capogruppo del Pd in commissione Giustizia della Camera, il ddl, che avrà come prima firma quella del capogruppo Ettore Rosato, punta a "un testo largamente condiviso nel partito e non blindato" rispetto agli altri gruppi. Ma in questo modo, l'esigenza di una riforma rapida richiesta dalle associazioni delle famiglie adottive, si scontra dalla necessità di rallentare per trovare mediazioni su un tema divisivo come la stepchild adoption. "Dobbiamo affrontare un tema alla volta - ha spiegato Verini - e una volta trovato l'accordo su esso, dobbiamo passare al successivo. Se andremo avanti in questo modo arriveremo a un testo condiviso che, naturalmente, non sarà blindato quando verrà portato in Commissione".
Dopo lo stralcio della stepchild adoption dal ddl Cirinnà e, soprattutto, dopo le polemiche sul figlio di Nichi Vendola, il clima in parlamento è tutt'altro che conciliante. Ncd non è disposto ad "ammainare lo stendardo". "Siamo disponibili a rivedere la legge sulle adozioni ma solo ed esclusivamente nella prospettiva di semplificare la legislazione vigente - mette in chiaro la portavoce Valentina Castaldini - ci sono, attualmente, troppi cavilli burocratici che impediscono a una famiglia di poter adottare un bambino". Per quanto riguarda la possibilità di aprire alle adozioni per le coppie dello stesso sesso, invece, il "no" è senza se e senza ma: "Una ipotesi di questo tipo è solo una fuga in avanti da parte degli estremismi della solita sinistra che non troverà consenso in parlamento".
Anche dal Movimento 5 Stelle è arrivato uno stop.
"Per le coppie omosessuali l'adozione sic et simpliciter va affrontata con un referendum popolare", ha proposto Luigi Di Maio in un videoforum su Repubblica Tv. "Se parliamo di temi etici così importati è giusto coinvolgere il popolo italiano - ha spiegato il vicepresidente M5s della Camera - non basta un Parlamento eletto con una legge incostituzionale".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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