All'esame i sei vice, la Commissione prende forma

Già 19 promossi su 20 nella squadra di Ursula. Resta in sospeso l'ungherese

All'esame i sei vice, la Commissione prende forma
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Inizia a delinearsi la composizione della nuova Commissione europea con il via libera a 19 dei 20 commissari Ue e con le ultime audizioni dei sei vicepresidenti esecutivi di Ursula von der Leyen che si terranno oggi.

Oltre a Raffaele Fitto verranno ascoltati dalle rispettive commissioni anche gli altri vice presidenti esecutivi (in totale quattro donne e due uomini), tra loro ci sono Teresa Ribera (Spagna) indicata come vicepresidente esecutiva per una transizione pulita, giusta e competitiva e anche responsabile della politica di concorrenza e Henna Virkkunen (Finlandia), vicepresidente esecutiva per la sovranità tecnologica, la sicurezza e la democrazia e responsabile del portafoglio sulle tecnologie digitali e di frontiera.

Stéphane Séjourné (Francia) dovrebbe essere il vicepresidente esecutivo per la prosperità e la strategia industriale e anche responsabile del portafoglio Industria, Pmi e mercato unico, Kaja Kallas (Estonia) sarà il nuovo Alto rappresentante per la politica estera mentre Roxana Mînzatu (Romania) sarà vicepresidente esecutiva per le persone, le competenze e la preparazione.

Ad aver già superato le audizioni nei giorni scorsi sono stati Maro efovi, commercio, trasparenza e relazioni istituzionali, il socialdemocratico maltese Glenn Micallef, giovani cultura e sport, il greco Apostolos Tzitzikostas, trasporti e turismo, e il lussemburghese Cristophe Hansen, agricoltura.

Tra gli altri commissari figurano l'irlandese Michael McGrath, giustizia e democrazia, la bulgara Ekaterina Zaharieva, ricerca e innovazione, il danese Dan Jørgensen, energia e casa.

Via libera anche per Dubravka uica (Croazia) al Mediterraneo, Jessika Roswall (Svezia) all'Ambiente, resilienza idrica ed economia circolare competitiva, Magnus Brunner (Austria) agli Affari interni e migrazione e Hadja Lahbib (Belgio) alla Preparazione, gestione delle crisi, uguaglianza.

Semaforo verde inoltre per la portoghese Maria Luís Albuquerque, Servizi finanziari, Costas Kadis (Cipro) alla Pesca e oceani, Jozef Síkela (Repubblica Ceca) per i partenariati internazionali e Andrius Kubilius (Lituania) alla Difesa e spazio.

Approvata anche la nomina di Wopke Hoekstra (Paesi Bassi) al Clima, crescita pulita e obiettivi net-zero, Piotr Serafin (Polonia) al Bilancio, anti-frode, pubbliche amministrazioni, Valdis Dombrovskis (Lettonia) all'Economia e produttività, implementazione e semplificazione e della candidata slovena Marta Kos.

Rimane invece ancora in sospeso il commissario alla Salute, l'ungherese Oliver Várhelyi, che già la scorsa settimana non aveva ricevuto il via libera dagli europarlamentari nonostante il tentativo di Orbán e Ursula von der Leyen di superare i dissidi dei mesi passati al Consiglio europeo di Budapest e la sua audizione è stata rinviata a mercoledì.

In totale i commissari designati sono ventisette (uno per ogni nazione), di questi tredici sono espressione del Ppe, quattro dei socialisti, cinque dei liberali di Renew, due sono indipendenti mentre Fitto è l'unico candidato dell'Ecr. In attesa che si definisca con certezza la squadra, Eric Mamer, capo portavoce della Commissione Ue, ha dichiarato: «Abbiamo una situazione internazionale complicata, molte questioni in sospeso in Europa, e quindi sarebbe fantastico se la Commissione potesse iniziare il più rapidamente possibile».

Se tutto dovesse andare come

previsto, la Von der Leyen presenterà l'intero collegio dei commissari e il suo programma a Strasburgo il 28 novembre e, in caso di voto positivo dell'Europarlamento, la nuova commissione entrerà in vigore dal 1 dicembre.

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