È alta tensione nel governo su reddito M5S e quota 100

Scatta l'allarme sui due pilastri della manovra: ipotesi rinvio per il testo in Cdm previsto per domani. I nodi da sciogliere

È alta tensione nel governo su reddito M5S e quota 100

Su Quota 100 e reddito di cittadinanza il governo prende ancora tempo. Per domani è fissato il Consiglio dei Ministri in cui dovrebbe essere presentato il decreto che va a ribaltare il sistema previdenziale e va a introdurre il nuovo sussidio grillino. Si tratta dei due pilastri della manovra e soprattutto dei due provvedimenti su cui si gioca la faccia il governo. Secondo le ultime indiscrezioni, la riunione in programma per domani potrebbe subire un ulteriore rinvio a venerdì oppure alla prossima settimana. Dietro questo ritardo ci sarebbe anche la Ragioneria dello Stato che sta analizzando i due provvedimenti. Sul tavolo ci sono diversi nodi da sciogliere.

Il primo riguarda ad esempio il Tfr per gli statali che accederanno a Quota 100. Nelle ultime bozze sarebbe previsto un prestito anticipato solo per un importo non superiore a 50mila euro. Di fatto però il governo e soprattutto il ministro alla P.a. Giulia Bongiorno deve trovare un accordo con l'Abi per definire in modo chiaro i parametr che regolano proprio questo prestito. Sul fronte invece del reddito di cittadinanza la Ragioneria vuole vederci chiaro sulle coperture e anche sui parametri che andranno a definire la platea dei beneficiari. E così era stato previsto un vertice in serata tra Conte, Di Maio e Salvini per chiarire tutti i punti in vista della presentazione del testo. Ma a quanto pare l'incontro tra i due vicepremier e il premier si terrà domattina.

Sul tavolo anche altre questioni spinose come le Autonomie, la Tav e le trivelle. Il punto centrale però resta il decreto su quota 100 e reddito: un ulteriore rinvio potrebbe far salire ancora di più la tensione all'interno del governo.

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