"Alta velocità e ponte sullo Stretto". Il piano del Cav per rilanciare il Sud

Nuove infrastrutture al Sud per fare impresa e creare nuovi posti di lavoro: è una parte del programma di Forza Italia esposto in radio da Silvio Berlusconi

"Alta velocità e ponte sullo Stretto". Il piano del Cav per rilanciare il Sud

Silvio Berlusconi è stato ospite a radio Norba, emittente radiofonica pugliese, dove ha spiegato in modo esaustivo le proposte del suo programma orientate anche alla valorizzazione e al rilancio economico del meridione. Soluzioni che hanno lo scopo di accorciare il gap tra il Nord e il Sud. "Da liberale, considero sacro il principio che non possono esservi discriminazioni fra gli italiani secondo la regione di provenienza. I livelli essenziali di prestazione devono essere garantiti a tutti i cittadini come prevede la Costituzione ma anche, direi, come suggerisce lo stesso buon senso", ha sottolineato il Cavaliere.

Il gap economico Nord-Sud

"L'attenzione per il sud, per noi, è una priorità da sempre. l'abbiamo dimostrato fatti concreti. I miei governi sono stati quelli che nella storia della Repubblica hanno investito più risorse nel Mezzogiorno. Ma voglio aggiungere anche una considerazione, perché è incredibile che a oltre 150 anni dall'unità nazionale esista ancora una 'questione meridionale'. Per questo non possiamo sprecare le grandi opportunità del Pnrr, si tratta di ingenti risorse che su richiesta di Forza Italia sono state indirizzate per una quota importante al Sud", ha spiegato il presidente Berlusconi, il quale ha ribadito come una delle priorità massime sia colmare il deficit di infrastrutture che al momento rende molto difficile fare impresa e, quindi, creare nuovi posti di lavoro.

"Grazie al nostro governo l'alta velocità è arrivata a Salerno, accorciando l'Italia. Ma la legge dell'alta velocità dev'essere estesa a tutto il Sud. Deve raggiungere le regioni adriatiche e deve estendersi fino alla Sicilia, naturalmente con la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina", ha continuato il Cavaliere, ricordando come il suo governo aveva già finanziato e appaltato l'opera.

Federalismo fiscale e flat-tax

Sull'autonomia differenziata, il presidente Silvio Berlusconi parla di "conquista" che, però, "non deve penalizzare le regioni più deboli". Per il presidente di Forza Italia è giusto che si instauri una "sana concorrenza tra le Regioni sulla qualità e sui costi dei servizi erogati". Per questo motivo Silvio Berlusconi considera il federalismo fiscale "un buon principio che responsabilizza il governo locale e può giovare tanto al Nord quanto al Sud".

Per quanto concerne gli eventuali diktat provenienti dall'Europa, Silvio Berlusconi si è detto tranquillo, perché ha sempre posto la massima attenzione ai conti pubblici e alle regole europee. "Non intendiamo aggravare il nostro deficit. Per tutte le nostre proposte abbiamo previsto le coperture attraverso un controllo serio e una riduzione della spesa introduttiva. Siamo assolutamente convinti che la nostra politica di taglio fiscale e le misure che adotteremo per migliorare il tenore di vita dei più deboli, abbiano come effetto un potente incentivo alla crescita", ha aggiunto il Cavaliere.

Questo porterà maggiori livelli di occupazione e, quindi, un maggiore gettito per lo Stato, il tutto controllato in base a principi di gradualità. "Noi pensiamo a creare ricchezza per tutti, non solo distribuirla, in modo che vi siano più risorse e opportunità per tutti: questo significa anche più libertà", ha concluso Silvio Berlusconi

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