Altri due addii nel Pd

Elly Schlein e Michela Marzano lasciano il partito. La seconda annuncia che si dimetterà dal Parlamento

Altri due addii nel Pd

Due addi in due giorni. L'eurodeputata Elly Schlein e la parlamentare Michela Marzano hanno dato il loro addio al Pd seguendo l'esempio degli altri fuoriusciti Guglielmo Vaccaro, Luca Pastorino e Pippo Civati.

La Marzano, intervistata da Repubblica, annuncia che si dimetterà da parlamentare per tornare al suo lavoro di intellettuale. "Di certo non arrivo a fine legislatura, - spiega la deputata - però vorrei restare fino all’approvazione della legge sull’accesso alle origini e sulle unioni civili. Mi do ancora qualche mese per evitare che vengano stravolti". La Marzano si dice delusa “dal Pd, da come funziona, da come si allontana sempre di più dai valori di sinistra” e poi passa all'attacco del premier: "Mi disturba il modo in cui Renzi gestisce il potere. Si circonda di incompetenti e incapaci, così da poter decidere tutto lui. Ma non basta volere per potere. Esistono i limiti del reale che non si piega all'onnipotenza della volontà". La Marzano riconduce l'inizio della fine del Pd come partito di sinistra alla mancata "preso d'atto della 'non vittoria' del 2013" e si chiede: "Se muta il dna di sinistra, sono io che abbandono il Pd o lui che abbandona me?", ma non svela se seguirà Civati oppure no.

Chi invece ha già deciso di seguire il progetto del deputato monzese è l'eurodeputata civatiana di ferro Elly Schlein che ieri ha spiegato su Facebook la sua scelta. Oggi, sempre dalle pagine di Repubblica, ribadisce che:“vale la pena lottare dentro un partito finché c’è il partito, ma io temo che non esista già più e si sia trasformato in un’altra cosa". "Le nostre politiche - spiega la Sclein - stanno diventando di centrodestra. Sono mesi che il governo fa cose in cui non riesco a riconoscermi, ma la fiducia sull’Italicum è stato un vero colpo”. Per l'eurodeputata l’elenco degli errori è lungo: il passaggio da Mare Nostrum a Triton, la cancellazione delle nozze tra gay da parte di Alfano, le trivelle rimesse al Sud con lo Sblocca Italia. La Schlein è diventata famosa per aver dato vita al movimento OccupyPd contro le larghe intese, ma ora il problema è che sono quelle che "stanno occupando noi".

"Comunque - prosegue deve preoccupare non il mio addio, o quello di Civati, ma le scissioni silenziose dei nostri elettori. Io non riesco a staccare il locale dal nazionale” dice la Schlein citando i problemi legati alle candidature in Campania e ad Agrigento oppure il caos delle primarie in Liguria.

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