Altri ladri del Reddito, ma M5s li difende

Di Maio evoca il "disordine sociale". E anche Sala sdogana il sussidio

Altri ladri del Reddito, ma M5s li difende

Onestà, onestà, onestà. Chi se li ricorda più i grillini intonare questa tiritera? Le vergogne del reddito di cittadinanza continuano in tutta Italia e i cinquestelle si ostinano a difendere la loro creatura e a sostenere che abolisce la povertà. A Taranto 231 persone, di cui 79 stranieri, sono state segnalate alla procura e all'Inps per percezione indebita, per un importo di 1.414.468 euro. Un 71enne percepiva il reddito ma era proprietario, assieme a moglie e a figlio, di 17 autovetture e una motocicletta. L'uomo tra il dicembre 2020 e il luglio 2021 ha percepito il reddito per 14.400 euro.

Scoperta anche una donna di Talsano che ha percepito il sussidio nonostante un componente del nucleo familiare fosse titolare di redditi nell'ultimo triennio pari a 320mila euro. In trenta sono stati denunciati a Varese, perché pur risiedendo all'estero percepivano il reddito. Sempre rumeni, come quelli di Bologna in agosto, che andavano a riscuotere l'assegno, anche su delega di altri connazionali: circa 146mila euro rubati allo Stato. Nel viterbese solita storia. Otto persone (5 italiani e 3 stranieri), senza averne diritto (dichiaravano residenze fittizie o dichiarazioni mendaci in merito alla composizione del nucleo familiare o omettevano di dichiarare altri redditi) hanno incassato oltre 52mila euro. A Lecce scoperte 337 le irregolarità: ottenevano il reddito dichiarando la presenza di familiari in realtà residenti all'estero da 40 anni. Somme percepite indebitamente per oltre 1,5 milioni di euro. Un uomo ha dichiarato la presenza nel proprio nucleo familiare di sei minori stranieri mai censiti in quel comune, senza avere con essi alcun vincolo di parentela, incassando così oltre 23mila euro. Un cittadino non ha comunicato all'Inps il proprio stato di detenzione domiciliare, intascandosi 3.900 euro. Un uomo oltre a essere ai domiciliari era proprietario di una grossa barca. Altre sette persone appartenevano a organizzazioni criminali mafiose del Salento, alcuni di loro condannati.

In Calabria 500 persone sono state denunciate e 2,5 milioni di euro recuperati. C'è chi simulava una gravidanza, chi diceva di risiedere presso ruderi inesistenti o addirittura l'esistenza di una famiglia fantasma. Decine le denunce anche a Imola e a San Lazzaro con le irregolarità più disparate, inclusa una donna che, vivendo stabilmente su un'isola caraibica, sarebbe rientrata in Italia solo per prendersi i soldi dello Stato.

Ma il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio (in foto) si dice «orgoglioso di far parte di una forza politica che pensa al bene dei cittadini. Tolleranza zero per chi truffa, ma a farne le spese non possono essere milioni di italiani in difficoltà. Avanti così!». E prova la via del ricatto: se venisse tolto ci sarebbero problemi di ordine sociale. E il ministro per i rapporti con il Parlamento, Federico D'Incà pone una domanda: «Senza il reddito come potevano sopravvivere più di un milione di famiglie?». La vicepresidente M5s Paola Taverna si accoda senza vergogna: «Il reddito di cittadinanza è una manovra rivoluzionaria che ha portato solo dei benefici». E pure il sindaco di Milano, Beppe Sala, si pone sulla difensiva: «Credo che abbia dato un contributo in questa fase difficile».

Tuona, invece Mariastella Gelmini: sul Reddito - dice il ministro per gli Affari regionali - «abbiamo già ottenuto criteri più selettivi e in particolare

abbiamo previsto che dopo il secondo rifiuto dell'offerta lavorativa venga meno il diritto al sussidio. Monitoreremo l'andamento di questa riforma e siamo pronti ad intervenire laddove ci fossero nuovamente degli abusi».

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