Altro che giornata dei rifugiati, l'Italia mantiene 400mila clandestini

Sinistra e sindacati si accodano all'Onu e chiedono più sicurezza per i rifugiati. Ma in Italia sono solo il 3,5%. In compenso manteniamo 400mila clandestini

Altro che giornata dei rifugiati, l'Italia mantiene 400mila clandestini

"Le incertezze del mondo possono indurre a chiudere gli occhi davanti alle sofferenze di coloro che fuggono dalla guerra". In occasione della Giornata mondiale del rifugiato, l'Alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, Filippo Grandi, chiede all'Occidente di abbettere le "barriere" e rendere "onore alla resistenza e al coraggio di più di 65 milioni di persone costrette a scappare da guerre, violenze e persecuzioni". Un appello a cui si sono accodati sindacati e sinistra per chiedere più diritti anche per i rifugiati che vivono in Italia. Peccato che siano soltanto il 3,5%. "In compenso - fa notare il leghista Roberto Calderoli - stiamo mantenendo quasi 400mila clandestini".

"Grazie papa Francesco per averci aperto la porta del tuo cuore e della Chiesa". Con queste parole scritte con pennarelli colorati su un grande cartellone i bimbi di alcune famiglie ospitate dalla diocesi di Roma, ieri sera, hanno accolto Bergoglio. Il 6 settembre del 2015 aveva lanciato un appello alle diocesi del mondo: "Accogliete almeno una famiglia di migranti". Oggi, in occasione della giornata mondiale del rifugiato indetta dall'Onu, la Chiesa torna a spendersi in prima persona perché venga riconosciuto il diritto di cittadinanza ai figli di immigrati, nati e cresciuti in Italia, che in questi giorni infiamma il dibattito politico. Non è la sola. Anche Laura Boldrini è scesa in campo per ricordare il dramma dei rifugiati. "Sono persone che, come tutti noi, vorrebbero rimanere a casa propria, se solo potessero viverci in sicurezza. Il numero - ha detto il presidente della Camera - è impressionante, ma gridare all'emergenza non serve". Per far fronte a questa emergenza la Cgil chiede all'Italia e all'Unione europea di implementare "le operazioni di salvataggio in mare" e di garantire "le operazioni di salvataggio in mare" a chi arriva nel nostro Paese.

Per la Lega Nord, invece, l'Italia potrebbe anche non celebrare la giornata mondiale del Rifugiato. "Tanto la questione non ci tocca...", chiosa Calderoli. Secondo i dati del Viminale, infatti, gli immigrati a cui è stato riconosciuto lo status di rifugiato tra il 2015 e il 2016 sono stati circa 11.400 su un totale di oltre 331.800, appena il 3,5%. Il restante 96,5%, ovvero circa 320.400 immigrati, li stiamo mantenendo al costo giornaliero di 35 euro a testa, ovvero 1.050 euro mensili a testa, ovvero 12.600 euro l'anno a testa. Una pioggia di soldi che viene spesa in alberghi, pensioni, strutture di accoglienza, telefonini, connessioni internet, pocket money da 2,5 euro al giorno e così via. Agli oltre 320mila arrivati negli ultimi due anni dobbiamo aggiungere i quasi 70mila immigrati sbarcati da inizio anno nel 2017.

Sfioriamo, insomma, quota 400mila in due anni e mezzo. "Manteniamo quasi 400mila clandestini a fronte di appena 11.400 rifugiati, forse - conclude Calderoli - è ora che qualcuno si decida ad aprire gli occhi una buona volta".

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