Una ferita impressionante che attraversa mezza testa, tutt'altro che un semplice «graffio» sulla fronte. Report ieri sera ha mostrato in esclusiva le immagini della ferita allegate alla denuncia depositata in procura da Gennaro Sangiuliano contro la sua ex amante Maria Rosaria Boccia. I due selfie che l'ex ministro si è scattato su testa e fronte mostrano prima la ferita appena aperta e poi la cicatrice con i punti appena messi dal chirurgo estetico individuato in seguito da sua moglie. Grazie al programma di Sigfrido Ranucci, insomma, è finalmente chiaro su cosa si poggia quell'ipotesi di reato lesioni che qualcuno aveva trovato esagerata. Ma era semmai sbagliato aver derubricato la ferita sulla testa di Sangiuliano a «graffio», e le immagini mostrate da Report tolgono ogni dubbio in proposito alla gravità della lesione.
Ma quali sono le circostanze in cui Boccia avrebbe inflitto lo sfregio all'amante? Tutto accade in un caldo martedì, il 16 luglio scorso, a Sanremo. L'ex ministro della Cultura è atteso nel pomeriggio per presentare il suo libro «Giuseppe Prezzolini L'anarchico conservatore», ai martedì letterari del teatro dell'Opera del Casinò. Insieme a lui c'è l'influencer di Pompei con il quale il ministro ha, da qualche mese, una liaison sentimentale. I due, che nella settimana precedente sono già stati visti insieme in occasione di un'altra missione ligure del ministro e poi a un festival letterario a Polignano, in Puglia, arrivano a Sanremo nel primo pomeriggio. Fanno visita al Forte di Santa Tecla, accolti dalla direzione del monumento. Poi un salto all'hotel Nazionale, accanto al Casinò, dove lei si cambia d'abito, e quindi rieccoli all'evento letterario: lui sul palco, lei in platea, in prima fila. Quel giorno, insomma, tutto sembra filare liscio. I due sono ospiti del Casinò, come aveva rivelato a inizio settembre al Giornale la curatrice dei martedì letterari Marzia Taruffi, chiarendo anche di aver conosciuto Boccia già a febbraio, in un'altra occasione.
Dopo l'evento i due tornano in hotel, e in camera inizia una discussione. Secondo Report, a scatenare la lite sarebbe stato Sangiuliano, chiarendo di non aver alcuna intenzione di mandare all'aria il suo matrimonio, ma semmai di interrompere la relazione con Boccia. Della lite resta traccia non solo sulla testa dell'ex ministro, ma anche nelle chat tra i due, anch'esse trasfuse nella denuncia. «Sfregiato», si lamenta Sangiuliano: «Se non fossi stata tu avrei picchiato durissimo», insiste. E la donna nella replica prova a giustificarsi, scaricando la colpa della sua rabbia sull'uomo con una serie di «mi hai». «Mi hai mandato letteralmente fuori di testa, mi hai portato a un punto imbarazzante, mi hai fatto diventare una iena», scrive Boccia. Il seguito è noto. Sangiuliano decide di stoppare la nomina della donna a sua consulente per i grandi eventi e, poi, di interrompere la relazione. La «vendetta» social di Boccia (oltre alle presunte minacce e pressioni, riversate dall'ex ministro nella denuncia e sfociate nell'ipotesi di reato di minaccia a corpo dello Stato da parte della procura di Roma) finisce per costringere Sangiuliano alle dimissioni.
E Boccia, ieri, aspettando la puntata di Report sullo sfregio alla testa dell'ex ministro, ha pensato bene di dedicare all'evento una storia Instagram: un secchiello di pop-corn e, come colonna sonora, «Il meglio deve ancora venire» di Ligabue.
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