Un altro video riapre il caso David Rossi

Il rapporto: "Altre persone in banca e nel vicolo. Ma il suicidio è possibile"

Un altro video riapre il caso David Rossi

Dopo nove anni, la verità sulla morte di David Rossi non riesce a emergere. Difficile che il manager Mps si sia lasciato cadere da solo nel vuoto il 6 marzo 2013 «a candela», come dicono le 938 pagine del rapporto di Ris, Ros e Racis. Più facilmente ha deciso volontariamente di liberarsi da qualcuno che lo teneva per un braccio e con cui aveva avuto una colluttazione. Se fosse stato immediatamente soccorso, si sarebbe salvato. Eppure, qualcuno lo vide e non lo aiutò. Qualcuno era in banca, forse nel suo ufficio, ma non è ancora stato identificato. Qualcuno ha lottato con lui quando era vivo. Lo dicono le lesioni al volto, quelle alle braccia e al fegato, le escoriazioni al polso sinistro e la pressione violenta della cassa dell'orologio sul polso, come sostengono le perizie di parte firmate da Franco Gelardi e Francesco Introna, anticipate dal Giornale. Quelle dei carabinieri, che dovevano fare chiarezza, aggiungono confusione a confusione e fanno infuriare i legali: «Chiediamo quale procura spiegherà alla famiglia chi è stato ad aggredire David Rossi prima che volasse dalla finestra? La famiglia ha diritto o no a conoscere i nomi di questi aggressori?», si lascia andare Claudio Miceli, avvocato di Carolina Orlandi e Antonella Tognazzi. Le perizie «portano circostanze nuove e inquietanti», dice Cosimo Ferri di Italia Viva durante la conferenza stampa organizzata ieri dal presidente della commissione d'inchiesta su David Rossi Pierantonio Zanettin, partita solo grazie alle indagini giornalistiche della Iena Antonino Monteleone e capaci di inchiodare la Procura di Siena alle sue oggettive mancanze. Dai tre pm finiti nel tritacarne dopo le dichiarazioni in commissione dell'ex comandante provinciale dei carabinieri che li ha accusati di aver inquinato le prove, ai festini sessuali ai quali almeno due di loro avrebbero partecipato, fino ai pm del crac Mps. Che qualcosa non torni lo confermano i Racis, col video cancellato e misteriosamente ritrovato dopo 9 anni, in cui si vedono due persone - un uomo e una donna - lasciare dalla banca indisturbati da una uscita mai segnalata, sbugiardando dozzine di testi.

Erano con Rossi? «Il Racis conferma da un fotogramma, che anche un'altra persona entra in quel vicolo», dice il deputato M5s Luca Migliorino. E di chi sono le immagini porno nel pc del manager Mps di cui non c'era traccia? La Procura di Genova cosa aspetta?

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