Questa volta Luigi De Magistris non ha "scassato", anzi. Il movimento politico del sindaco di Napoli, chiamato "demA" dalle iniziali del suo nome e presieduto dal fratello Claudio, ha ottenuto risultati negativi in gran parte dei comuni del Napoletano dove si presentava al primo turno delle elezioni amministrative.
"Dema" è approdato al ballottaggio soltanto in due degli otto comuni dove presentava un proprio candidato o appoggiava un'altra lista. Le dichiarazioni della vigilia erano bellicose: pur trattandosi di un partito costituito da poco tempo le aspettative di "Dema" erano altissime, ma si sono rivelate un sostanziale fallimento.
Il movimento di "Giggino" è andato male a Portici, Pozzuoli, Torre Annunziata, Pompei, Sant'Antimo e Melito, mentre ha raggiunto il ballottaggio a Bacoli e Arzano.
A Portici la lista del primo cittadino partenopeo ha preso circa il 5%, mentre a Torre Annunziata il candidato di Dema - il presidente provinciale di Arcigay Antonello Sannino - non è andato oltre un bassissimo 2%. Risultati simili a Sant'Antimo e Melito, dove entrambi i candidati sponsorizzati da De Magistris hanno conquistato troppi pochi voti per arrivare al secondo turno.
Per De Magistris buone notizie soltanto da Bacoli e Arzano.
A Bacoli, comune dei Campi Flegrei dove si ripresentava Josi Gerardi Della Ragione (già eletto due anni fa ma decaduto dalla carica a seguito delle dimissioni di alcuni consiglieri comunali), Dema ha preso il 30% dei voti ed è arrivato al ballottaggio.
Stesso destino ad Arzano per Fiorella Esposito, che ha ottenuto il 41,6% grazie anche all'appoggio esterno della lista demA.Infine, sembra lontano il traguardo del ballottaggio per le liste demA nei comuni fuori dalla Campania, a Carrara e a Taranto, dove non sono ancora disponibili i dati definitivi.
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