Amministrative, le sfide nei capoluoghi in Centro-Italia

In Centro Italia si vota a: Siena, Pisa, Massa, Teramo, Terni e Viterbo, mentre Ancona è l'unico capoluogo di Regione che torna alle urne in questa consultazione elettorale

Amministrative, le sfide nei capoluoghi in Centro-Italia

Domenica prossima, 10 giugno, si vota in 761 comuni italiani dalle 7 alle 23. In Centro Italia i capoluoghi di provincia coinvolti sono 5: Siena, Pisa, Massa, Teramo, Terni e Viterbo. Nelle Marche si rinnova anche il consiglio comunale di Ancona, unico capoluogo di Regione che torna alle urne in questa consultazione elettorale.

Le sfide in Toscana

- Siena Nella storica roccaforte della sinistra dove tiene banco il “caso MPS”, il grande assente è il Movimento Cinque Stelle. Il Pd, che stavolta rischia veramente di perdere, ripresenta l’attuale sindaco Bruno Valentini, appoggiato anche da una lista civica. Alla sua sinistra si candida, con una lista civica, l’ex primo cittadino Pierluigi Piccini, noto per aver rivelato a Le Iene dei particolari importanti sulla morte di David Rossi. Ma non solo. Saranno delle partita anche Alessandro Vigni, sostenuto da Potere al Popolo, il dissidente Pd, Alessandro Pinciani che corre con una lista civica e il civico David Chiti. Luigi De Mossi, invece, è il candidato del centrodestra unito, appoggiato Forza Italia, Lega, FdI e da una lista civica. Casa Pound schiera Sergio Fucito mentre i candidati civici Nadia Maggi e Massimo Sportelli giocano il ruolo di outsider.

- Pisa Qui il centrodestra si presenta unito con la candidatura di Michele Conti, sostenuta da Forza Italia, Lega e FdI. La sinistra, invece, è molto divisa. Il Pd schiera l’ex assessore Andrea Serfogli, appoggiato anche da 3 liste civiche ma a cercare di 'rubargli' voti ci sono: Paolo Casole (Partito comunista), Simonetta Ghezzani (Sinistra Italiana), Veronica Marianelli (Partito Socialista) e Ciccio Auletta (Rifondazione Comunista e altre due liste civiche). Il M5S appoggia Gabriele Amore, mentre i candidati outsider sono i civici Veronese, Raffaele Latrofa e Maria Chiara Zippel.

- Massa Il sindaco uscente, Alessandro Volpi, si ricandida sostenuto dal Pd, Liberi e uguali, Repubblicani, Radicali e da tre liste civiche. Alla sua sinistra si presentano Nicola Cavazzuti (Potere al popolo), Marco Bondielli (Partito comunista), Andrea Biagioni (Area 2018) e Sergio Menchini, appoggiato da 4 liste civiche. Il centrodestra punta su Francesco Persiani che guida una coalizione formata da Forza Italia, Lega, Fratelli d'Italia e di due liste civiche. Il Movimento 5 Stelle, che governa la vicina Carrara, schiera il consigliere comunale uscente, Luana Mencarelli. Francesco Mangiaracina, invece, è il candidato di Casapound. Gli outsider sono i 'civici' Pierpaolo Bertilorenzi (lista Punto zero) e Lorenzo Pascucci (Massalibera2018).

Le sfide nelle Marche e in Abruzzo

-Teramo Qui sia il centrodestra sia il centrosinistra si presentano divisi. Da un lato abbiamo Giandonato Morra, appoggiato da Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, Popolo della Famiglia e da due liste civiche, dall’altro Gianguido D'Alberto, sostenuto dal Pd e da due liste civiche. A destra, a infastidire Morra vi sarà l’ex assessore Mauro Di Dalmazio che si presenta con due liste civiche, mentre a sinistra sarà Paola Cardelli, con la sua lista “Sinistra per Teramo”, a cercare di togliere voti al candidato del Pd. Il M5S, invece, schiera Cristiano Rocchetti. Gli altri candidati sono i 'civici' Giovanni Cavallari (Bella Teramo) e Alberto Covelli (Popolari con Teramo e una lista civica).

- Ancona Per il centrosinistra, si ripresenta il sindaco uscente Valeria Mancinelli con il sostegno di Pd, Psi, Verdi, Udc-Popolari per Ancona e da due liste civiche. Lo sfidante di centrodestra è Stefano Tombolini, appoggiato da Fi, Lega, FdI e da una lista civica, mentre per il M5S scende in campo il consigliere comunale uscente Daniela Diomedi. Ultimo contendente è il 'civico' Francesco Rubini (Altra idea di città).

Le sfide in Umbria e nel Lazio

-Terni Va al voto anticipato, dopo le dimissioni dell'ex sindaco del Pd Leopoldo Di Girolamo la cui giunta è caduta per il dissesto finanziario dichiarato dal Comune. Qui i democratici schierano Paolo Angeletti, mentre alla sua sinistra si sono presentati Alessandro Gentiletti (Leu e due liste civiche) Emiliano Camuzzi (Potere al Popolo) e Mariano De Persio (Partito Comunista). Leonardo Latini è, invece, il candidato del centrodestra unito e gode del sostegno di Lega, Forza Italia, FdI, Popolo della Famiglia e di una lista civica. I grillini, puntano sul capogruppo in consiglio comunale, Thomas De Luca mentre Piergiorgio Bonomi è il candidato di CasaPound.

- Viterbo Il centrodestra, dopo la cocente sconfitta di cinque anni fa, punta a riconquistare il Comune affidandosi a Giovanni Arena, sostenuto da Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e da una lista civica. Il Pd si presenta paradossalmente con due candidati distinti: Luisa Ciambella che fa riferimento alla maggioranza del partito e Francesco Serra, esponente della minoranza. Alla loro sinistra, con la lista Lavoro e Beni Comuni, troviamo la candidatura di Paola Celletti.

Il Movimento 5 Stelle schiera Massimo Erbetti, mentre per Casa Pound corre Claudio Taglia. Gli ultimi due candidati sono Chiara Frontini per la lista civica Viterbo2020 e Filippo Rossi, capofila della lista Viva Viterbo nonché ideatore di Caffeina.

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