Anche Bono ci fa la predica: "Non chiamateli più migranti"

Il cantante sale sul pulpito: "È sbagliato usare la parola 'migranti'. La parola giusta è 'rifugiati'". Poi la sviolinata alla Merkel e a Renzi

Anche Bono ci fa la predica: "Non chiamateli più migranti"

"È sbagliato usare la parola 'migranti'. La parola giusta è 'rifugiati'". L'ultimo solo del politicamente corretto è Bono Vox. Che, in visita al sito di Expo 2015 con tanto di codazzo governativo, fa il predicozzo agli italiani sulla crisi in corso nel mondo. "Queste persone - ha detto - non lasciano le loro case perchè vogliono vivere in Italia o in Irlanda. Lasciano i loro Paesi perchè non hanno casa. Dunque è sbagliato usare la parola migranti. La parola giusta è 'rifugiati'". Poi la sviolinata: "Vi sono leader nel mondo, come Angela Merkel e Matteo Renzi, che stanno facendo enormi sforzi in questo senso".

A Expo 2015 va di scena il festival del qualunquismo. Frasi fatte, slogan buonisti e propositi terzomondisti sono gli ingredienti della serata. Tra Renzi e Bono è una gara a chi la spara più grossa. Il premier torna a calcare la mano sulla morte del piccolo Aylan: "Noi siamo in un momento di snodo della vita europea. Lo pensiamo tutti noi europei che guardiamo alle organizzazioni internazionali ma guardiamo anche a casa nostra. Non basta commuoversi quando vediamo quelle immagini di quel bambino che potrebbe essere nostro figlio, è giusto commuoversi, ma poi è arrivato il momento di mettersi in movimento". Il cantante degli U2 non è da meno. Si presenta come una sorta di salvatore delle genti e del mondo. Anche il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi fa di tutto per esserci. Il ministro dell’agricoltura irlandese Simon Coveney, che ha organizzato insieme all’Italia l’incontro sulla lotta alla fame all’esposizione universale, lo paragona addirittura al Santo Padre. "Portare Bono all’Expo è un po' come portare il Papa - dice - tutti vogliono vederlo, parlargli, fare una foto con lui". Il clima è un po' quello. E l'omelia che Bono Vox ci rifila è degna di questa domenica.

Durante l’evento It begins with me. How the world can end hunger in our lifetime (Comincia da me. Come il mondo può porre fine alla fame nell’arco della nostra vita), organizzato a Expo 2015 per il sostegno alle iniziative del World food programme, l’agenzia delle Nazioni Unite specializzata nell’assistenza alimentare, Bono è un profluvio di lodi per Renzi. Tanto da ringraziarlo pubblicamente per essere andato a Bruxelles a dire che "risolvere il problema migranti è un dovere morale". "Dopo queste parole Angela Merkel ha aperto le frontiere - continua il cantante degli U2 - per questo voglio ringraziare la leadership del presidente Renzi".

Dopo la sviolinata a Renzi, Bono si lancia a tenere una lezione sulla fame nel mondo. "C'è abbastanza cibo per sfamare il mondo - pontifica - il problema è come distribuirlo e che manca la volontà didistribuirlo". Quindi definisce "incredibile" il fatto che "nel mezzo della crisi dei rifugiati il World Food Programme debba ridurre gli aiuti perché non ci sono fondi".

Così, rivolgendosipoi alla direttrice Ertharin Cousin, dice: "Sono molto arrabbiato per il fatto che questa donna debba andare in giro a chiedere aiuti. Lei è un vero eroe, io sono solo una rockstar". Infine, citandoil suo amico Johnny Rotten dei Sex Pistols, chiude: "La rabbia è un’energia che seusata bene può produrre effetti positivi".

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