Consigli per gli acquisti a Sanna Marin: Dove andiamo a ballare questa sera?, euro 40, per i tipi di Mondadori, prefazione di Gerry Scotti, opera prima e ultima di Gianni De Michelis, vicepremier e ministro di dicasteri vari. Bei tempi quelli, i migliori anni della vita politica, pretangentopoli. Ballava il veneziano De Michelis e non era affatto uno scandalo il suo ma provocò invidie e gelosie tra i bigottoni, su vari canali, non soltanto quelli di Venezia.
Oggi il caso Marin sta occupando le chiacchiere di mezzo mondo, perché è tutto ammesso ma che un politico, addirittura un primo ministro, possa concedersi la pazza gioia, giammai, i cronisti riportano che la finlandese fosse «scatenata», se si fosse trattato di un liscio nessun problema ma quello che lady Marin si è permessa non rientra nella correttezza politica che imperversa anche nelle peggiori balere di Caracas. Pure un test per verificare se fosse sotto effetto di canne e simili. E così Sanna Marin continua a chiedere scusa, quasi a pentirsi tra le lacrime, in genuflessione per le mosse danzanti manco fosse una coribante orgiastica e non una semplice persona, non una persona semplice, in una serata di relax. Il Papeetismo non è uguale per tutti, ci sono i diavoli colpevoli di questo reato infame e ci sono gli angeli che possono fare quello che vogliono, la questione morale è bipolare, la Marin si aggrappa alle emozioni di giornata: «Non ho perso un solo giorno di lavoro, sto pensando all'Ucraina», beh non era proprio necessario ricorrere all'alibi del cordoglio ma il problema che i politici devono stare ben attenti alla loro vita privata che, oggi, è pubblica a tutti gli effetti, l'occhio del Grande Fratello è sopra la sala da ballo, scruta anche un topless.
Qualche mese fa Boris Johnson è stato beccato mentre in pieno lockdown se la spassava a Downing Street, lo hanno filmato anche fradicio d'alcool e ballerino in un party, non per questo è stato dimesso dall'incarico però aiuta. Ora la mite e stakanovista Marin si ritrova nuda, non c'entra il topless delle sue amiche, ha sbagliato il percorso, lo ha fatto in onore di Letta Enrico che potrà ribadire «viva le devianze». Tutta roba piccola che nulla ha a che fare con la politica, quella seria, quella vera, non la propaganda di feste e sagre di partito.
Eppure il dibattito è aperto, le fazioni si stuzzicano sul tema, c'è la corsa allo sputtanamento del politico, ognuno con il proprio filmato, ciascuno con il proprio tweet, a destra, a sinistra, al centro. Si prosegue. E si replica.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.