Se passa quella che sarà nota, in caso, come legge Fiano sull'apologia del fascismo, con pene che vanno da sei mesi a due anni per chi esalta il ventennio con gadget, simboli, foto e tutto quanto si riferisce al regime, Alessandra Mussolini potrebbe diventare, come ha detto lei stessa ieri al Giornale, «un reato vivente» e promette di autodenunciarsi rivendicando il suo cognome. E da «reato vivente» a «reato geografico» il passo e breve. Anzi, brevissimo perché a rischiare è una località che si chiama, da tempo immemore, come il fondatore del fascismo e Alessandra.
È una frazione del Comune di Villanova di Camposampiero, provincia di Padova. Forse la famiglia del Duce viene proprio da lì. Comunque i mussoliniani stricto sensu dovranno cambiare nome al loro paesello. Altrimenti, grazie a Fiano, saranno guai.
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