Se Tim Cook ti dice che è il caso di aggiornare il tuo iPhone (e iPad e Mac) «subito», forse è il caso di non stare a pensarci troppo. Soprattutto sapendo che Apple per la privacy dei suoi utenti è praticamente maniaca. Per fortuna nostra (i suoi utenti). Ecco allora che ieri il warning di Cupertino ha fatto notizia: tutti i clienti della Mela erano (e sono) in pericolo, meglio correre dunque nelle impostazioni dei vari device e installare la versione più recente del software. Ovvero, parlando di melafonino, la 15.6.1 (fatto!).
D'altronde una cosa del genere non capita tutti i giorni, anzi quasi mai. Proprio nel momento in cui arriva la news (non ufficiale ma praticamente certa) che l'iPhone 14 verrà presentato il 7 settembre - e che, per la cronaca, costerà circa il 15% in più - ecco l'allarme su un attacco hacker nei confronti di tutti i dispositivi di Apple. E mica un attacco da poco: i pirati potrebbero tracciare la posizione degli utenti, leggere i messaggi, visualizzare l'elenco dei contatti di una persona e persino accedere al microfono e alla fotocamera. Oltre a modificare le impostazioni di sicurezza del sistema e scattare screenshot di quello che facciamo e scriviamo. In più esiste anche una falla nell'esecuzione di codice remoto nel software WebKit, il che tradotto significa che una pagina web, con una trappola, potrebbe indurre iPhone, iPad e Mac a eseguire codici software non autorizzati e non attendibili.
Praticamente un «accesso amministratore completo» al dispositivo. Il che vuol dire che quest'ultimo potrebbe fare cose, da solo, senza che voi lo vogliate. Per dire: utilizzare il riconoscimento facciale, le applicazioni bancarie, i dati sanitari, le applicazioni private. Mandare messaggi per conto vostro (occhio a chi) e far sbirciare praticamente tutto ciò che è contenuto nei device. Dicono gli esperti: gli hacker posso acquisire «superpoteri amministrativi». E fregarci tutto.
Ecco allora perché Apple ci ha messo subito una «patch» (si chiama così) aggiornando immediatamente il software, avvistando i tanti, troppi, che si dimenticano regolarmente di fare la semplice operazione ad ogni nuova uscita. E comunque tutti quelli che hanno un iPhone 6S e modelli successivi, diversi modelli di iPad (tra cui la quinta generazione e successive) tutti i modelli di iPad Pro e l, nonché l'iPad Air 2 e i computer Mac con sistema operativo MacOS Monterey. Oltre ad alcune versioni di iPod. Ora, la domanda è: chi è stato? Come capita spesso in questi casi è difficile saperlo, anche se alcuni ricercatori sollecitati dal Daily Mail online puntano su minacce provenienti da Israele. E soprattutto sulla NSO Group, già nota per aver individuato e sfruttato tali falle, finendo per essere inserita nella lista nera del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti per uno spyware utilizzato in Europa, Medio Oriente, Africa e America Latina contro giornalisti, dissidenti e attivisti per i diritti umani.
Noi che siamo del ramo (non come dissidenti, né attivisti sia chiaro), allora passiamo il messaggio: magari non sono stati quelli della NSO, ma poco importa.
Per cui ecco le istruzioni: per i possessori di iPhone e iPad: andare su Impostazioni, Generali, Aggiornamento software. Invece per chi ha un Mac andare in Preferenze di sistema, Aggiornamento software (siete ancora lì fermi?). Al resto ci pensa Apple: vista le velocità di reazione è il caso di fidarsi.
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