Dopo più di 12 ore di dibattito e di scontri violenti nelle vicinanze del Parlamento, il Senato argentino ha votato la legge omnibus con cui il presidente Javier Milei vuole trasformare il modello economico e sociale del paese del tango. Il voto si era concluso con un pareggio, con 36 voti a favore ed altrettanti contro, ma Victoria Villarruel, la vice di Milei che presiede il Senato, ha ovviamente votato a favore della riforma. Adesso il progetto torna alla Camera per confermare le modifiche fatte ieri, dopo una estenuante negoziazione con l'opposizione dialogante, ovvero con l'eliminazione di Aerolíneas Argentinas, Correo Argentino e i media pubblici dalla lista delle imprese statali da privatizzare. Dovrebbe trattarsi di una formalità ma in Argentina non si può mai dire. Se finalmente approvata, sarà la prima legge di Milei da quando ha assunto la presidenza, il 10 dicembre scorso.
Milei ha celebrato su X «la storica approvazione in generale» in Senato della legge omnibus. «Quello di stasera è un trionfo del popolo argentino e il primo passo verso il recupero della nostra grandezza, avendo approvato la riforma legislativa più ambiziosa degli ultimi 40 anni» ha scritto. La nuova legge dichiara l'emergenza pubblica in materia amministrativa, economica, finanziaria ed energetica per un periodo di un anno e autorizza l'esecutivo ad arrogarsi poteri speciali in queste aree. Inoltre, include incentivi per grandi investimenti per 30 anni, strutture per lo sfruttamento delle risorse naturali e trasferimenti dei profitti all'estero.
Nelle 12 ore che in Senato si è discussa la legge, ci sono stati violenti scontri tra la polizia e manifestanti di diverse organizzazioni di estrema sinistra legate al kirchnerismo armati di pietre, bastoni, molotov e granate chimiche, che l'ufficio del presidente Milei ha definito terroristi, accusandoli di volere «perpetrare un colpo di stato».
L'obiettivo dei violenti era irrompere nel Senato e quando la polizia ha tentato di liberare uno dei viali con idranti e gas lacrimogeni, un gruppo di individui con i volti coperti ha iniziato a tirare sanpietrini e bombe molotov. Una volta sventata l'irruzione nel Senato, gli scontri sono continuati un paio di isolati più in là. Una trentina di facinorosi sono stati arrestati.
Da mesi Milei sta battagliando per fare approvare questa legge contro la resistenza feroce dell'opposizione kirchnerista, il settore del peronismo che ha governato l'Argentina in gran parte degli ultimi 20 anni, distruggendone l'economia con politiche fiscali in deficit a doppia cifra, un'espansione monetario senza controlli (la Banca Centrale qui dipende dall'esecutivo) e una corruzione che avrebbe portato all'arresto dell'ex presidente Cristina Kirchner, non fosse per la sua immunità da senatrice.
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