Sono due milioni gli italiani che hanno scaricato finora la app Immuni, che dovrebbe garantire il tracciamento dei positivi al coronavirus. Lo ha annunciato il commissario straordinario all'emergenza Domanico Arcuri, intervistato da Lucia Annunziata per la trasmissione «Mezz'ora in più», su Rai3. «A oggi sono 2 milioni quelli che hanno scaricato la App, sono ancora pochi ma non è ancora iniziata la massiccia campagna di comunicazione». Secondo gli esperti infatti l'applicazione, che al momento è operativa in via sperimentale in quattro regioni (Abruzzo, Liguria, Marche e Puglia) ma può essere scaricata in tutta Italia, avrà efficacia soltanto se circa il 70 per cento degli italiani la scaricheranno sul proprio smartphone. E attualmente siamo a poco più del 3 per cento. Inoltre c'è il fatto che alcuni telefoni non supportano la applicazione e poi la confusione ingenerata da altri strumenti simili messi a punto dalla varie regioni. Ma Arcuri alla fine è tranquillo: «Penso alla fine tutti useranno l'applicazione nazionale Immuni».
Arcuri nell'intervista ha anche fatto alcune considerazioni generali sull'emergenza Covid. Spiegando che «gli italiani sono stati straordinari» ma che invece nella prima fase le istituzioni sono state prese alla sprovvista, «avevamo pochi ventilatori e io dovevo decidere dove regalare la vita e dove far rischiare la morte. Questa esperienza non si deve più ripetere».
Infine la questione delle mascherine: «In 80 giorni ne abbiamo distribuite oltre 380 milioni. Prima dipendevamo dalla Cina. Oggi oltre il 50 per cento dei nostri ordini è fatto da aziende italiane. Nessun Paese del mondo era preparato a gestire a questa emergenza».
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