Ires premiale, bonus per gli elettrodomestici, pensioni sociali, revisione delle concessioni elettriche e dell'imposizione su criptovalute e scommesse (quest'ultima finalizzata a promuovere lo sport nelle fasce più deboli; ndr). È quanto emerge dagli emendamenti depositati ieri sera in commissione Bilancio alla Camera. Si tratta di un pacchetto di sei emendamenti dei relatori e di un fascicolo di riformulazioni di emendamenti parlamentari. I testi recepiscono le norme previste nel maxi-emendamento del governo che ieri era circolato in forma di bozza. Il termine per i sub-emendamenti è fissato per stasera alle 20.30. Questo slittamento comporterà un posticipo dell'approdo in Aula del testo, atteso ormai per mercoledì visto che da domani partiranno i voti in commissione.
Il taglio dell'Ires per le imprese che accantonano l'80% degli utili annuali sarà, come annunciato, di 4 punti percentuali, a patto che almeno il 30% dei profitti accantonati (per un minimo di 20mila euro) sia destinato all'acquisto di beni strumentali per strutture produttive in Italia. Per accedere all'agevolazione, cara a Confindustria, le aziende dovranno: assumere lavoratori a tempo indeterminato in misura pari ad almeno l'1% del totale medio dei dipendenti nel 2024, non ricorrere alla cassa integrazione e garantire che il numero di unità lavorative annue non diminuisca rispetto alla media degli ultimi tre anni. Le imprese perderanno l'agevolazione in caso di distribuzione degli utili accantonati entro due esercizi o se i beni acquistati saranno destinati all'estero entro cinque anni.
Il finanziamento della misura (400 milioni di euro circa) prevede una ulteriore riduzione della percentuale delle compensazioni delle perdite fiscali (Dta) delle banche. Le perdite fiscali pregresse e le eccedenze Ace formatesi fino al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2023 potranno essere scomputate nei limiti del 54% (non più il 65%) del maggior reddito imponibile determinato per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2025. Secondo le stime di Unimpresa, la riduzione del beneficio peserebbe per circa 510 milioni, portando il totale del maggiore aggravio per le banche nel 2025 a 1,2 miliardi.
Previsto, poi, un contributo destinato all'acquisto di elettrodomestici di elevata efficienza energetica (non inferiore alla nuova classe B) prodotti in Europa. L'importo massimo è di 100 euro (fino al 30% del costo di acquisto). Per le famiglie con un Isee inferiore a 25.000 euro il bonus sale a 200 euro. Si va verso un aumento di 8 euro al mese delle pensioni dei soggetti disagiati over 70. Lo prevede la bozza di un emendamento del governo alla manovra. Nel 2025 l'importo mensile della maggiorazione sociale è incrementato di 8 euro. Sale di 104 euro, inoltre, il reddito massimo che fa decadere dal beneficio.
Si cambia sulla tassazione delle criptovalute. Nel 2025, l'aliquota dell'imposta sostitutiva sulle plusvalenze resterà al 26%, con un aumento al 33% nel 2026. Questa misura abbassa il livello di tassazione inizialmente previsto al 42% dalla legge di Bilancio. Le nuove aliquote si applicheranno a tutte le plusvalenze, senza la soglia minima di 2mila euro. Dall'anno prossimo, inoltre, l'imposta unica sulle scommesse online aumenterà di 0,5 punti percentuali. Tendenza inversa per le scommesse ippiche, con una riduzione delle aliquote. Le entrate saranno destinate al Fondo Dote Famiglia (30 milioni di euro nel 2025) che finanzierà contributi per le famiglie con un Isee fino a 15.000 euro per coprire spese sportive dei figli tra 6 e 14 anni.
Sindacati per una volta uniti dalla parte della maggioranza. Cgil, Cisl e Uil hanno accolto positivamente l'emendamento sulla riassegnazione delle concessioni per le reti di distribuzione elettrica in Italia. L'emendamento introduce un'alternativa alle aste: i concessionari uscenti potranno presentare piani di investimento a lungo termine e le concessioni potranno essere prorogate fino a 40 anni, con un pagamento anticipato degli oneri concessori. I sindacati accolgono con favore la proposta perché «favorisce investimenti e occupazione», sollecitando un approccio analogo per le concessioni idroelettriche, «per evitare che cadano sotto il controllo di imprese straniere».
Sempre in tema di sindacati, un emendamento del governo recepisce lo spirito della legge sulla partecipazione dei lavoratori al capitale delle imprese promossa dalla Cisl. Sarà istituito presso il Mef un fondo ad hoc con 70 milioni per il 2025 e 2 milioni per il successivo.
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