Auto, energie rinnovabili e lotta alla contraffazione. Ecco l'intesa col Dragone

Il progetto "d'azione" ha una durata triennale, focus sui prodotti agricoli a indicazione protetta

Auto, energie rinnovabili e lotta alla contraffazione. Ecco l'intesa col Dragone
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Un progetto triennale, con scadenza al 2027. Questo è il piano d'azione Italia-Cina, un pacchetto di intese che tocca un gran numero di argomenti dalle auto elettriche, alle energie rinnovabili, passando per turismo, sicurezza alimentare, indicazione geografica dei prodotti, ambiente e istruzione, contrasto alla criminalità. È un nuovo inizio delle relazioni economiche tra l'Italia e il Dragone, dopo l'addio di Roma al progetto della nuova via della Seta. Ricostruire un dialogo, del resto, è una priorità visto l'ammontare dell'interscambio commerciale tra i due Paesi: 67 miliardi di euro nel 2023.

La premier Giorgia Meloni ha siglato il piano nella grande Sala del Popolo e, tra le varie intese che lo compongono, di sicuro spicca il memorandum sulla collaborazione industriale. L'intesa, fra ministero del Made in Italy e quello dell'Industria della Repubblica Cinese, prevede scambi di visite, maggiore condivisione di informazioni, regolamenti e standard tecnici, organizzazione di conferenze congiunte e reciproco sostegno alle aziende. Il governo, del resto, è alla ricerca di investitori pronti a venire a produrre auto in Italia e a tal proposito il ministro Adolfo Urso non ha mai chiuso all'arrivo nel nostro Paese di aziende cinesi da affiancare a Stellantis, anche se a determinate condizioni. La firma della collaborazione industriale potrebbe essere il primo tassello in tal senso, con i cinesi che ancora non hanno digerito l'aumento dei dazi sull'auto elettrica decisi dall'Unione europea. Nel corso del suo discorso, la premier Meloni ha detto di voler rafforzare la cooperazione economica con il partner cinese anche perché, ha sottolineato, attualmente «gli investimenti cinesi in Italia sono oggi circa un terzo di quelli italiani in Cina. È un divario che mi piacerebbe venisse colmato». L'Italia è presente nel Paese del Dragone con 15 miliardi di investimenti diretti esteri e 1.600 aziende attive sul territorio tra tessile, meccanica, farmaceutica, energia e industria pesante. Ed è per questo che la premier si è detta pronta ad accogliere in Italia chiunque sia disponibile a produrre, investire, condividere nuovi spazi industriali, creare occupazione e ricchezza, «proprio come sinora hanno sempre fatto i nostri imprenditori all'estero».

Tra gli altri, firmato un protocollo anche in tema di indicazione geografica dei prodotti agricoli e alimentari tra il ministero delle Politiche agricole e l'Amministrazione Nazionale cinese della Proprietà intellettuale: significherà maggiore dialogo sugli aspetti regolatori, la pubblicazione dei rispettivi elenchi di indicazione geografica dei prodotti e l'organizzazione di eventi e attività formative. L'idea - che si articola in un secondo protocollo riguardante la collaborazione bilaterale in materia di indicazioni geografiche - è quello di favorire il contrasto alla contraffazione dei prodotti nel settore alimentare. Sempre attinente al mondo del cibo anche il Piano d'azione sulla collaborazione nel campo della regolamentazione della sicurezza alimentare: il testo, firmato dal ministero della Salute e l'Amministrazione Statale cinese per la regolamentazione del mercato, prevede lo scambio di informazioni ed esperienze per migliorare la sicurezza delle catene alimentari.

C'è poi il Programma Esecutivo di Cooperazione nell'ambito dell'Istruzione (2024-2027). Il testo delinea un programma esecutivo fra Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e ministero dell'Istruzione cinese in tema di formazione e ampliamento della mobilità accademica.

Infine, è stato siglato un memorandum tra il ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica e il ministero dell'Ecologia e dell'Ambiente cinese che punta a rafforzare la cooperazione nei settori del cambiamento climatico, della tutela della biodiversità e dell'inquinamento.

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