
Il 25 Aprile di Lanciano, in provincia di Chieti in Abruzzo, è finito in tragedia. Una macchina è piombata sulla folla in corteo, causando la morte di una persona di 81 anni, oltre a due feriti. Nessuna rappresaglia politica o atto terroristico: un ottantenne ha perso il controllo della guida. Le cause ipotizzate sono due: un improvviso malore o la rottura dei freni. I periti sono al lavoro. L'investitore è un ex sindacalista della Uil che, dopo aver preso parte alle celebrazioni per la Festa della Liberazione, si era messo alla guida della sua Lancia Musa di colore grigio. Stava tornado a casa. Investita in pieno una donna di 68 anni che ha riportato un trauma alla colonna vertebrale. Le condizioni dell'anziana sono state definite subito «serie». «L'anziano ha perso il controllo dell'auto, era diabetico, hanno ipotizzato che avesse avuto un calo ipoglicemico. In realtà, appena sceso dalla vettura gli hanno misurato la glicemia, stava bene. Però lui urlava mi si sono rotti i freni», ha dichiarato il sindaco del Comune abruzzese Filippo Paolini. Commossa e partecipata la reazione della politica, che ha reagito con un abbraccio solidale alla comunità di Lanciano. «Con l'auspicio che vengano chiarite quanto prima le dinamiche del tragico episodio, esprimo la mia più sincera e profonda vicinanza alle famiglie coinvolte e all'intera popolazione di Lanciano», ha dichiarato l'onorevole Alberto Bagnai, della Lega.
«A nome mio e del Movimento 5 Stelle, rivolgo un pensiero commosso a Gabriele, ex carabiniere, tragicamente scomparso. Desidero esprimere la mia più sincera solidarietà ai feriti e alle loro famiglie», ha commentato Daniela Torto, parlamentare del Movimento 5 Stelle.
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