Autorità, cardinali e la folla dei 65mila: sfila a San Pietro il popolo di Benedetto

Il serpentone che attraversa piazza San Pietro si forma già alle 7 del mattino, ben prima delle 9 previste per l'apertura della Basilica di San Pietro

Autorità, cardinali e la folla dei 65mila: sfila a San Pietro il popolo di Benedetto

Il serpentone che attraversa piazza San Pietro si forma già alle 7 del mattino, ben prima delle 9 previste per l'apertura della Basilica di San Pietro. Una grande folla, 65mila in una giornata, per l'ultimo saluto a Benedetto XVI. È l'omaggio dei fedeli di tutto il mondo al Papa emerito che da ieri e fino a domani pomeriggio sarà esposto, per la venerazione, davanti all'altare della Confessione.

«Scusi, dove inizia la fila?», continuano a domandare i fedeli andando da una parte all'altra del Colonnato del Bernini per mettersi pazientemente in coda. I cancelli della piazza aprono poco prima delle 9 con rigidissimi controlli al metal detector.

La traslazione della salma, alle 7 di ieri mattina, è avvenuta in forma privata. Un rito semplice, come avrebbe voluto Joseph Ratzinger, dal Monastero Mater Ecclesiae fino all'interno della Basilica vaticana. All'arrivo del corpo di Benedetto XVI con indosso paramenti liturgici rossi, la mitra bianca in capo, le scarpe nere e un rosario tra le mani - il cardinale Mauro Gambetti, vicario per la Città del Vaticano, ha celebrato un breve rito terminato alle 7.40.

Il primo ad entrare nella Basilica, prima ancora che fosse aperta al pubblico, è stato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accompagnato dalla figlia Laura. Una visita intima, con un breve momento di raccoglimento, per onorare colui che il Capo dello Stato ha ricordato, il giorno della scomparsa, come un «teologo insigne, brillante accademico e uomo di finissima cultura». Pochi minuti dopo è arrivata anche la premier Giorgia Meloni, insieme al ministro dell'Agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida e al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. Si alternano in preghiera cardinali, autorità, semplici fedeli. Presente, fin da subito, la «famiglia pontificia»: mons. Georg Gaenswein, segretario personale di Ratzinger da oltre 20 anni, le quattro memores domini, le suore laiche di Comunione e Liberazione. Ed è proprio mons. Georg a fermarsi con alcuni fedeli che vogliono salutarlo, esprimendo vicinanza, preghiera e benedizione per il Papa emerito. «Pregate per lui e con lui», ripete. Due Guardie Svizzere vegliano sulla salma, uno per ciascun lato del feretro.

Ma a voler rendere l'ultimo saluto a Joseph Ratzinger sono soprattutto i fedeli. Non c'è la folla oceanica dei tempi di Karol Wojtyla, quando l'attesa era anche di 24 ore oltre 3 milioni furono i pellegrini che resero omaggio a Giovanni Paolo II - ma il flusso di persone giunto in Basilica è andato oltre ogni aspettativa. Gente comune che per vari motivi ha deciso di mettersi in fila e attendere anche due-tre ore per restare, pochi secondi, davanti alla salma del Papa emerito. Tante le foto e perfino qualche selfie, un po' di cattivo gusto, ad accompagnare un momento davvero storico: l'omaggio alla salma del primo Papa emerito. «Eravamo qua e abbiamo deciso di venire a vedere questo evento mondiale», racconta un uomo in arrivo da Istanbul. Una coppia milanese ricorda Ratzinger come «una delle più grandi personalità del Novecento. Dicono che diventerà il prossimo Dottore della Chiesa, rendiamo omaggio a un testimone che ha cambiato le nostre vite».

Le spoglie del Papa emerito resteranno a San Pietro anche oggi dalle 7 alle 19 e domani, mentre giovedì 5 gennaio, alle 9.30, si terranno i funerali, presieduti da Papa Francesco. Esequie su cui ancora regna il massimo riserbo. «È un avvenimento inedito», continuano a ripetere dalla sala stampa della Santa Sede. Sarà una celebrazione solenne ma sobria allo stesso tempo. Al momento le delegazioni che hanno ufficializzato la loro presenza sono quella italiana, guidata da Sergio Mattarella, e quella tedesca. Ci saranno, con ogni probabilità, anche il presidente della Polonia, il re del Belgio, e il numero due del Patriarcato ortodosso di Costantinopoli, Emmanuel.

Subito dopo il funerale avverrà la tumulazione di Joseph Ratzinger: il Papa emerito sarà sepolto nelle Grotte Vaticane, nella nicchia dove riposò per qualche anno Giovanni Paolo II, prima di essere traslato all'interno della Basilica di San Pietro con la canonizzazione. Gli operai sono a lavoro da giorni per pulire la nicchia, sistemare la targa e gli ultimi dettagli.

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