Autostrade, Toninelli: "Rivedere tutte le concessioni. Ricostruirà Finmeccanica"

Il ministro Toninelli ha riferito in Parlamento su quanto accaduto a Genova. Nel mirino Autostrade: "Solo 646 milioni in manutenzione"

Autostrade, Toninelli: "Rivedere tutte le concessioni. Ricostruirà Finmeccanica"

Il ministro Toninelli ha riferito in Parlamento su quanto accaduto a Genova. Il ministro di fatto ha parlato in Parlamento della concessione ad Autostrade e ha spiegato qual è il piano del governo nella sfida sulla revoca della concessione alla società che gestisce proprio il tratto interessato dal crollo. "Con il governo D'Alema inizia l'immenso business dell'asfalto per i privati. I giornali dell'epoca parlarono di 'volata in solitaria di Benetton' per prendersi il 30% di Autostrade dall'Iri. Il grande banchetto – tutto secondo le regole, precisiamolo – poteva avere inizio", ha affermato il ministro. Toninelli dunque sottolinea come l'inizio del rapporto tra Stato e Autostrade porti la firma della sinistra.

Poi punta il dito proprio contro la società Autostrade e il piano per gli interventi di manutenzione: "Nel 2016 - ha sottolineato il ministro - i 'signori delle autostrade' hanno fatturato quasi 7 miliardi. Di essi, 5,7 miliardi derivano dai pedaggi autostradali. Allo Stato sono tornati appena 841 milioni. Nel frattempo, dati del mio ministero, gli investimenti sono calati del 20% rispetto al 2015 e per la manutenzione si sono spesi appena 646 milioni, il 7% in meno rispetto all'anno prima. Esistono altri modelli in Europa, che a nostro avviso funzionano molto meglio del nostro". Il tema delle risorse impiegate dalla società Autostrade in questi anni per gli interventi di manutenzione sul viadotto Morandi è stato tra i più caldi del dopo-tragedia. E il ministro muove una accusa abbastanza esplicita contro la società accusandola di aver speso poco per sistemare i punti critici della rete autostradale data in concessione alla società che fa capo alla famiglia Benetton. Sul fronte della revoca della concessione, il ministro come tutta l'ala grillina del governo, non fa passi indietro: "Questo Governo farà di tutto per rivedere integralmente il sistema delle concessioni e degli obblighi convenzionali, valutando di volta in volta se l'interesse pubblico sia meglio tutelato da forme di nazionalizzazione oppure dalla rinegoziazione dei contratti in essere in modo che siano meno sbilanciati a favore dei concessionari". Infine il ministro ha già calendarizzato per settembre la convocazione di tutti i concessionari per le infrastrutture che dovranno mostrare nel dettaglio tutti gli interventi di manutenzione già fatti e quelli programmati per il futuro.

Toninelli: "Il ponte lo farà Fincantieri"

Rispondendo ai parlamentari, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli ha confermato la via della nazionalizzazione e he detto che "il Ponte Morandi non sarà ricostruito da chi lo ha fatto crollare. Saranno Fincantieri con Cdp che dovranno ricostruirlo". Il ministro ha poi detto: "Se l'interesse pubblico sarà preminente si andrà verso la nazionalizzazione. E il governo opererà tutte le nazionalizzazioni necessarie invece se si deciderà di costruire un'opera importante e si dovranno investire tanti soldi ci saranno delle gare, delle convenzioni serie in cui ci guadagnano tutti".

Ma Toti frena: "Nostro interlocutore è Autostrade"

La posizione di Toninelli è diametralmente opposto a quella di Giovanni Toti, governatore ligure e commissario per l'emergenza, che oggi ha puntualizzato: "Sulla realizzazione del ponte, Fincantieri ha dato una piena disponibilità a collaborare alla sua realizzazione e la accogliamo con favore. Però su questo, siccome siamo in uno stato di diritto, a legislazione vigente il nostro interlocutore è società Autostrade. Dopodichè auspico che la concessionaria, e non ho motivi di credere il contrario, tenderà a coinvolgere imprese specializzate, che godono della fiducia larga dell'opinione pubblica e delle istituzioni locali, nei lavori che dovrà andare a fare. Ma con atti privati tra soggetti privati".

Di Maio sta con Toninelli

E Luigi Di Maio fa eco a Danilo Toninelli: "Non so cosa abbia pubblicato Autostrade sul suo sito, so che di quelli che dicevano che il ponte Morandi era sicuro e che non hanno adempiuto alle manutenzioni che dovevano fare non ci si può fidare. E infatti tutto il materiale sarà pubblicato in maniera ufficiale sul sito del Ministero. Se a questa società stiamo per togliere le concessioni, figurarsi se le faremo ricostruire il ponte. Loro possono, anzi devono metterci i soldi. E' il minimo che possono fare dopo quello che è successo. A rifare il ponte dovrà essere per me un'azienda di Stato.

Fincantieri è un'eccellenza mondiale, possono realizzare il ponte in meno di un anno e lo faranno nel cantiere di Genova così da portare anche lavoro e lustro alla città e ai genovesi che si stanno già rimettendo in piedi ma hanno bisogno di tutto il nostro supporto".

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