Scintille a Montecitorio. La presidente della Camera Laura Boldrini ha espulso dall'Aula Ignazio La Russa dopo che il deputato di Fratelli d'Italia le aveva gridato: "Si vergogni. Mi dia un minuto come agli altri", rifiutandosi di interrompere il suo intervento dopo l'informativa urgente del ministro dell'Interno Angelino Alfano sui fatti accaduti a Milano il 1° maggio per l'inaugurazione di Expo.
Quando la presidente avvisa La Russa di aver finito il tempo a sua disposizione, il deputato le chiede di dargli un minuto in più. Ma la presidente è irremovibile e gli spegne il microfono. A quel punto La Russa parte di gran carriera dal suo banco verso quello della presidenza ad inveire contro Boldrini, la quale lo richiama due volte e poi lo espelle, rivolgendogli queste parole: "Lei non si può permettere".
"Boldrini ha cominciato a richiamarmi al rispetto dei tempi quando non avevo nemmeno toccato i cinque minuti. Altri avevano parlato per sette minuti...". La Russa non prende bene la sanzione e in seguito, alla buvette, a chi gli chiede com’è andata, aggiunge a mo' di sfogo davanti a un tè freddo: "Forse non le piaceva quello che dicevo...".
L'intervento di La Russa
"Il ministro Alfano si presta ad essere la foglia di fico del governo Renzi - ha detto l'esponente di Fdi in Aula -. Mi aspettavo che cogliesse l’occasione per dire io mi dimetto.
Non lo ha fatto ma si è genuflesso davanti a Pisapia. Non basta elogiare le forze dell’ordine, ma vanno messe nella condizione di svolgere il loro lavoro. Chiedono solo questo e voi invece punite per legge una eventuale manganellata data a uno di questi violenti".
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