Da circoli virtuosi a circoli viziosi. E soprattutto dannosi. Il Partito Democratico romano è alla deriva. Sono 27 i circoli del Pd romano, su 110, ritenuti dannosi dalla relazione elaborata dal team diretto dall’ex ministro Fabrizio Barca. In particolare, come evidenzia la relazione, si tratta di circoli "in cui prevalgono interessi particolari che sovrastano o annullano gli interessi generali o sono arena scontro di poteri".
Un circolo su 4, dunque, rischia di chiudere i battenti in seguito al dossier stilato dal team di Barca.
"Il Circolo è dannoso perché blocca il confronto sui contenuti - afferma Barca durante la presentazione del dossier alla festa dell’Unità di Roma - premia la fedeltà di filiera, emargina gli innovatori".
La mappatura del team guidato dall’ex ministro Barca ha identificato altre 5 tipologie di circolo, oltre a quello "dannoso". I più "virtuosi" sono i cosiddetti circoli-progetto. Si tratta di 9 strutture in cui "gli interessi generali dei cittadini vengono privilegiati rispetto agli interessi particolari e sono perseguiti costruendo progetti che coinvolgano i cittadini nella loro attuazione". Ventotto sono invece i circoli "ponte fra società e stato", che mobilitano i cittadini "ed incalzano l’amministrazione".
Sono 25 i circoli "di identità" caratterizzati da "iniziative rivolte all’esterno su temi prevalentemente di interesse nazionale".I circoli meno "affidabili" sono invece 19, 17 cosiddetti "di inerzia" e 2 invece definiti "presidio chiuso". Si tratta, in quest’ultimo caso, di "circoli segnati da forte degrado sociale ed istituzionale".
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