La nuova generazione Trump è il cuore pulsante del rinnovato clan che accompagna il presidente degli Stati Uniti alla soglia della Casa Bianca per il suo secondo mandato. Nomi nuovi e volti cresciuti circondano il tycoon: il figlio più giovane di Donald Trump, Barron, era in quinta elementare nel gennaio del 2017, mentre oggi è una matricola universitaria che svetta sul padre dall'alto dei suoi 2,06 metri di altezza. La nipote Kai (figlia di Don Jr e dell'ex moglie Vanessa), che all'inizio del primo mandato del nonno aveva 9 anni, è una 17enne aspirante influencer, eccellente giocatrice di golf, e ha già conquistato il popolo Maga esordendo in pubblico alla convention repubblicana di luglio. Joseph, figlio di Ivanka, l'ultima volta posava sulle ginocchia di Trump con un modellino Lego della Casa Bianca, ora ha 11 anni.
La first family è arrivata a Washington al gran completo per la cerimonia di insediamento, ma non tutti rimarranno. Ivanka e il marito Jared Kushner, che nel primo mandato di Trump hanno avuto un ruolo di rilievo nell'amministrazione, resteranno a Miami, in Florida, e non parteciperanno in alcun modo alla nuova squadra di governo. Nei giorni scorsi, parlando al podcast The Skinny Confidential, la first daughter ha rivelato di «amare l'impatto delle politiche» che portano cambiamenti nel mondo, ma allo stesso tempo di «odiare la politica, e sfortunatamente le due cose non sono separabili». Entra nel team invece il suocero di Ivanka, il 70enne imprenditore immobiliare Charles Kushner, scelto come ambasciatore in Francia. E anche quello dell'altra figlia di Trump, Tiffany: l'imprenditore libanese Massad Boulos, padre di Michael Boulos, sarà consigliere presidenziale per il Medio Oriente e il mondo arabo. La first lady Melania è rimasta molto defilata durante l'ultima campagna elettorale, limitando le sue apparizioni pubbliche ai momenti chiave, ma ora sarà con il marito al 1600 di Pennsylvania Avenue. Il figlio di Trump Donald Jr, presente nella campagna del padre nel 2016 e nel 2020, ha visto crescere notevolmente la sua influenza: ha fatto pressioni affinché venisse scelto JD Vance come vice presidente, ma anche l'ex deputata democratica Tulsi Gabbard (nominata direttrice della National Intelligence) e Robert F. Kennedy Jr (ministro della salute). L'altro first son, Eric, pur essendo presidente onorario della transizione continua invece a concentrarsi maggiormente sulla gestione dell'azienda di famiglia, ma la moglie Lara sta assumendo un impegno politico di primo piano: è stata nominata co-chair del Comitato nazionale repubblicano, da cui si è recentemente dimessa per valutare altre opzioni, inclusa la corsa per un seggio in Senato.
Il 18enne Barron, infine, studente di economia alla New York
University, ha già dimostrato di voler stare al fianco del genitore. Suo sarebbe il merito di aver convinto The Donald a puntare sui podcast popolari tra i giovani durante la campagna elettorale, una strategia rivelatasi vincente.
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