In Basilicata la sfida della transizione energetica passa anche dal modello innovativo delle Comunità Energetiche Rinnovabili (Cer). La Regione guidata dal presidente Vito Bardi, già protagonista di un virtuoso percorso proprio sul fronte dell'energia green, ha previsto la concessione di contributi per sostenere e incoraggiare i 131 Comuni lucani nella costituzione di Comunità di energia rinnovabile. Come spiegato dall'assessore regionale all'Ambiente, Territorio ed Energia, Cosimo Latronico, si tratta di «cooperative di comunità e di utenti che rappresentano lo strumento per favorire la diffusione di nuove tecnologie per l'efficienza energetica».
L'obiettivo dichiarato dalla giunta Bardi è quello di lanciare un modello innovativo di produzione energetica sostenibile, che renda le singole utenze protagoniste e consapevoli, in un percorso volto a «combattere la povertà energetica nell'alveo di un beneficio ambientale di decarbonizzazione diffusa sul territorio». Significativo lo stanziamento allocato dalla Regione: le risorse disponibili per il finanziamento dei progetti ammessi alle concessioni ammontano infatti a 1 milione e 300mila euro. Il contributo prevede fino 9mila euro di copertura spese per ogni Comune in riferimento alle attività propedeutiche e successive alla costituzione delle Cer.
«Le Comunità Energetiche Rinnovabili rappresentano la nuova frontiera dell'efficienza energetica e dello sviluppo sostenibile, cui il governo Meloni ha prestato particolare attenzione, destinando circa 2 miliardi per il loro sviluppo», ha ricordato l'assessore Latronico. E ancora: «Promuovere la costituzione e la diffusione di Comunità Energetiche Rinnovabili, mettere a punto strumenti di analisi tecnico-economica e di gestione, realizzare percorsi formativi e di informazione sul nuovo quadro normativo anche per cogliere le opportunità offerte dalle misure di sostegno, rappresenta la nuova sfida che la Regione Basilicata è pronta ad affrontare».
Possono presentare le proposte per l'accesso ai finanziamenti tutti i Comuni delle due province del territorio lucano. I comuni limitrofi con popolazione inferiore ai 5mila abitanti possono presentare richiesta di contributo anche in forma associata, individuando il Comune capofila.
Le comunità potranno così rispondere al loro fabbisogno diventando non solo consumatrici ma anche produttrici di energia
pulita da scambiarsi tra loro: si tratta di una rivoluzione che la giunta Bardi ha intrapreso con slancio e con la consapevolezza dei benefici che ne potranno derivare in termini di ricadute ambientali, sociali ed economiche.
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