"Basta coi teatrini di De Luca. Così ripartirà la Campania"

Dai sondaggi l'azzurro è il candidato più forte

"Basta coi teatrini di De Luca. Così ripartirà la Campania"

È l'unico che può fermare Vincenzo De Luca: Stefano Caldoro (Forza Italia), capo dell'opposizione in Consiglio regionale, viaggia su un gradimento (sondaggio Tecnè) nell'elettorato del centrodestra pari al 49,4. Distaccando Genny Sangiuliano (21,3). Al Giornale Caldoro lancia la sfida: «Smaschereremo la narrazione di De Luca».

È l'unico nel centrodestra in grado di battere De Luca. Pronto?

«C'è bisogno di una squadra vincente non solo di singoli. Dovremo smascherare la narrazione solo teatrale della Campania».

De Luca l'ha trasformata in un teatrino?

«Ha alimentato uno scontro di comodo con la Lombardia».

Qual è la verità?

«Che la Regione Campania è ultima tra le Regioni del Sud nella gestione del Covid».

In cosa sono stati più bravi?

«Minori contagi. Più screening, più tamponi».

De Luca dice che le opposizioni fanno il tifo per il coronavirus

«Deve rispondere a inchieste giornalistiche che hanno messo in luce come le misure in Campania siano arrivate tardi e male».

Ma De Luca non fa più conferenze stampa

«Quando si ha paura del confronto si sospende la democrazia».

Da cosa inizia l'operazione verità di Caldoro?

«Affrontiamo il post Covid come la Regione che ha in questo ultimi 5 anni i peggiori indicatori economici: la più alta disoccupazione giovanile, ultimi come Lea, peggior trasporto locale. E sofferenze nel settore rifiuti».

De Luca promise la rimozione delle ecoballe

«Cinque milioni e mezzo sono li. Un bluff. Noi abbiamo una sfida».

Quale?

«Finché affidiamo al teatrino la guida della Regione restiamo ultimi. Abbiamo tutte le carte in regola per essere competitivi».

Quali sono queste carte?

«Le grandi eccellenze sanitarie, una forte consapevolezza civica. Abbiamo in testa un altro modello di Campania».

Quale?

«Alla minaccia del lanciafiamme rispondiamo con la fiducia. A una visione negativa, cupa e minacciosa si deve affermare una Campania positiva, aperta e che dia fiducia ai cittadini».

Va costruita con un centrodestra unito?

«È stato fondamentale il richiamo all'unità del presidente Silvio Berlusconi e lo ringrazio per la fiducia».

E Salvini e Meloni?

«Li ringrazio per il riconoscimento pubblico del mio lavoro fatto nei cinque anni alla guida della Regione. Ma ora dobbiamo partire».

Dall'altra parte si prepara un'armata

«Si sommano liste perché c'è uno scambio. Si utilizza il potere pubblico per interessi di parte. C'è la prova».

Dove sta la prova?

«Queste liste sono state convocate dal vicepresidente della Regione (Fulvio Bonavitacola). Anomalia unica in Italia. È il potere amministrativo, chi gestisce risorse e nomine, che convoca le liste».

Ma anche dei bonus spediti con la lettera a firma del governatore De Luca.

«Quella lettera incarna un'idea di politica del passato. Il cancro del vecchio sud».

Come riparte la Campania?

«Ora arriveranno tante risorse. Queste dovranno avere una gestione unica nel Mezzogiorno per grandi progetti, banda larga, rifiuti e grandi infrastrutture».

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