"Basta sabati selvaggi". L'ira degli esasperati

"Ostaggi di una minoranza complottista". "Noi commercianti perdiamo lavoro"

"Basta sabati selvaggi". L'ira degli esasperati

«Se un anno fa ci fossero stati i vaccini non avrei perso due persone care. I No green pass stanno rischiando la pelle ma mettono in pericolo anche la nostra», scrive da Milano Simona C. «Sono di Trieste e mi sento in ostaggio di una minoranza complottista e sovversiva. Solidarietà ai milanesi nella stessa situazione», il messaggio di Simona Z. Un ponte tra le due piazze più calde delle proteste no vax. Su change.org, la piattaforma on line su cui il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli ha lanciato lunedì scorso la raccolta firme per dire basta ai cortei selvaggi che paralizzano il capoluogo lombardo da 15 sabati consecutivi (oggi sarà il sedicesimo) esplode la rabbia della «maggioranza silenziosa». Decine di commenti esasperati. «Non ne posso più di vedere orde di violenti che impediscono di vivere civilmente la città», scrive Antonella F., Andrea D. A. sta «dalla parte di chi lavora e non può finire danneggiato dalla violenza e dalla superficialità di pochi». É «difficile - ammette Roberto R. - spiegare a questi signori (magari lo fossero) cosa prova un negoziante a cui viene impedito di tirare a campare». Fabrizio B. spiega che «quando passa il corteo ci dobbiamo chiudere in negozio e quanto usciamo restiamo bloccati nel traffico». Laura C. non tollera che «la gente perbene paghi per la prepotenza dei no vax».

C'è rabbia e dolore nel messaggio di Annarosa S., ricorda che un anno fa il virus «ci ha mostrato la nostra impotenza. Tutti speravamo che arrivasse presto una soluzione dal mondo della scienza. Oggi c'è e lo confermano le statistiche. Io ho perso un cognato, mio marito è stato contagiato ed è vivo per miracolo. Nei confronti dei negazionisti provo pietà, per non dire rabbia. Chi muore oggi, per la stragrande maggioranza dei casi non è stato vaccinato». Paolo R. ribadisce che i no vax «dovrebbero rendersi conto che se ora possono girare e manifestare dopo i periodi bui della pandemia lo devono anche alla stragrande maggioranza del Paese che, con senso di responsabilità e rispetto per gli altri, si è vaccinata». E Ciro N. firma per dare «una risposta pacata e civile alla prepotenza di una minoranza irresponsabile, in nome di una propria presunta libertà calpesta quella di tutti gli altri». Giorgio M. vorrebbe «vaccino e green pass obbligatorio anche sui mezzi pubblici». Linea durissima insomma. Dalla parte delle imprese Rossella D.A., perché i cortei «stanno danneggiando e attività che avevano iniziato a riprendersi dopo il lockdown». Le parole ricorrenti: follia, indecente, incivili, pericolo pubblico. E solidarietà, più volte da Trieste a Milano. «Deve finire questa occupazione del sabato. Una minoranza non può bloccare l'Italia», secondo Paolo M. Ma oggi Milano subirà il sedicesimo sabato di caos. Non si è raggiunto un accordo con gli organizzatori e il questore Giuseppe Petronzi ieri ha imposto il percorso del corteo che i no vax dovranno seguire «dalle ore 17 alle 21», da piazza Fontana a piazza Oberdan passando da piazza V Giornate, vicina alla sede della Cgil, e corso Buenos Aires. A Trieste il questore ieri ha accorciato l'orario della manifestazione in programma oggi, dalle 15 alle 18 (e non fino alle 21 come richiesto) e l'itinerario «per evitare il transito nei pressi di obiettivi sensibili».

Il sindaco ha firmato un'ordinanza che impone obbligo di mascherina, rispetto del distanziamento e personale addetto al controllo. Lei multe «potranno essere irrogate anche attraverso l'identificazione a mezzo di videoriprese della Polizia scientifica, con successiva notifica a domicilio».

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