Londra - Un periodo di transizione, come nella Brexit. Uscire dalla Famiglia Reale britannica è complicato quasi quanto lasciare la Unione europea. Per questo nel meeting di famiglia, tenutosi ieri nella residenza di Sandringham, la Regina ha solamente dato la sua approvazione affinché i duchi di Sussex, tanto desiderosi di emanciparsi, possano trascorrere del tempo dividendosi tra Regno Unito e Canada. Niente dettagli per ora, anche se la stessa sovrana, in una nota stampa, ha dichiarato che la decisione finale dovrebbe essere presa nei prossimi giorni. Forse non domani, come aveva ordinato, ma pare si sia a buon punto. Nella nota, insolitamente personale e affettuosa, Elisabetta racconta che la sua famiglia ha avuto dei colloqui «molto costruttivi« sul futuro del nipote e del neonato nucleo famigliare.
«La mia famiglia ed io sosteniamo pienamente il desiderio di Harry e Meghan di crearsi una nuova vita - scrive nonna Lilibeth - e sebbene avremmo preferito che entrambi rimanessero membri a pieno servizio della famiglia reale, comprendiamo e rispettiamo il loro desiderio di vivere una vita più indipendente come famiglia, rimanendo allo stesso tempo una parte importante della mia». Un inizio, decisamente insolito per sua maestà, in passato spesso criticata per l'estrema freddezza e il ricorso alla formalità. Invece di riferirsi ai Sussexes usando il titolo formale di duchi, la sovrana li ha chiamati semplicemente per nome. Notevole, come fa notare lo storico Robert Lacey, intervistato dalla radio della Bbc. «Avrebbe potuto delegare tutta la procedura ai suoi consulenti, ma questa è la Regina, che parla alla sua gente della sua famiglia». Non si deve pensare tuttavia, che Elisabetta sia disposta a tralasciare gli altri aspetti fondamentali della vicenda, in primis quello finanziario.
Così, nella seconda parte del comunicato sottolinea che «Harry e Meghan hanno detto chiaramente di non voler dipendere dal finanziamento pubblico nelle loro nuove vite» e che quindi «è stato concordato che vi sarà un periodo di transizione nel quale trascorreranno del tempo in Canada e nel Regno Unito». La Regina spiega che «vi sono delle questioni complesse da risolvere per la mia famiglia e c'è ancora del lavoro da fare» ma conclude ottimisticamente annunciando di aver chiesto che tutto venga risolto nei prossimi giorni. Che questo avvenga in realtà è improbabile, vista la delicatezza del tema e i molteplici aspetti coinvolti. E l'apparente serenità della nota, probabilmente cela rammarico, tristezza, ma fors'anche furiosi litigi.
Tutti i protagonisti principali della saga negano, a partire dai due fratelli William e Harry che, in seguito allo scoop del Times in cui si racconta di episodi di bullismo da parte del primogenito di Carlo nei confronti del fratello, hanno diffuso una nota congiunta di smentita. «Usare un linguaggio così provocatorio in questo modo, nei confronti di due fratelli che tengono così tanto alle problematiche legate al disagio mentale - scrivono - è offensivo e potenzialmente dannoso». In aiuto del Times arriva il commento del direttore del Sun, Dan Wootton, che conferma come «il rapporto tra i due fratelli si sia molto sfilacciato negli ultimi 18 mesi» e come questo «abbia giocato un ruolo primario nella rottura che la famiglia reale sta affrontando.
È un caso abbastanza straordinario - ha concluso Wootton - che i due principi, mentre si fanno la guerra dietro le quinte, abbiano diffuso un comunicato congiunto». Ma forse, è proprio questo il motivo. Nella Ditta, tutto è possibile.
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