Se ci fosse ancora il M5s di una volta, ora sarebbe Giuseppe Conte che vieterebbe a Beppe Grillo di andare in Tv. C'è stato un tempo in cui Grillo aveva il potere di espellere dal Movimento un parlamentare colpevole di partecipare a una trasmissione televisiva. Proprio ciò che avrebbe voluto fare Conte appena ha appreso dell'ospitata del Garante a Che tempo Che Fa di Fabio Fazio, in onda domenica sul canale Nove di Discovery Channel. Sì perché il leader dei Cinque Stelle ha scoperto la notizia dalle agenzie. E sicuramente di notizia si tratta. Dato che Grillo non metteva piede in uno studio televisivo da nove anni. Dal 2014, quando si era accomodato a Porta a Porta, nel salotto di Bruno Vespa. Il M5s è tramortito dallo stringato annuncio via social di Fazio. Una foto del comico, pubblicata dai profili di Che tempo Che Fa. Poi una riga: «Questa domenica a #CTCF il ritorno di Beppe Grillo in tv». Quindi il silenzio. L'ex premier rimane spiazzato, a Montecitorio i grillini ipotizzano: «Di sicuro Conte starà impazzendo». Anche perché Grillo è legato economicamente al M5s da un contratto di consulenza da 300mila euro all'anno. Quanto meno avrebbe dovuto avvisare. Dallo staff di Conte confermano: «Noi non ne sapevamo niente, lo abbiamo appreso come voi dalle agenzie». Inevitabili le speculazioni sugli argomenti dell'intervista di Fazio. A maggior ragione perché il ritorno di Grillo sul piccolo schermo arriva in un momento molto delicato per il comico genovese. Il processo del figlio Ciro, imputato per violenza sessuale di gruppo con tre amici, è entrato nel vivo con le testimonianze della ragazza, presunta vittima dello stupro. Per molti, nel M5s, non si tratta di una mera coincidenza. Con la vicenda che è tornata di stretta attualità, è difficile immaginare che Fazio possa sorvolare sull'argomento. Conte e i suoi temono soprattutto che il Garante possa mettere in imbarazzo il leader sulla politica. Sulle alleanze e il rapporto con il Pd come sul campo minato della politica estera. «Beppe è imprevedibile, speriamo bene», sospirano i pentastellati in Parlamento. Resta agli atti un fatto: la mancanza di comunicazione tra Grillo e Conte certifica la distanza tra i due.
Nell'entourage dell'Elevato vige il massimo riserbo sui contenuti che saranno trattati nell'intervista. «Aspettate domenica, non possiamo dire assolutamente nulla», spiega chi segue l'agenda del comico. Mistero anche sul cachet. Grillo punta all'effetto sorpresa. Ciò che viene puntualizzato dalle persone più vicine al Garante è che l'ospitata a Che tempo Che Fa «non nasce ieri o questa settimana, ma da tempo». Se fosse vero, sarebbe ancora più grave il mancato avvertimento a Conte. Tanto che tra i parlamentari del M5s non manca nemmeno chi ipotizza che l'ex premier sia stato avvisato a tempo debito, ma che abbia interesse a marcare la distanza con un Grillo nei guai per il figlio.
Colpisce anche la scelta di Fazio per il ritorno in Tv. Il comico non ha mai avuto un rapporto idilliaco con il conduttore. Nel 2019 lo ha attaccato per un'intervista all'allora segretario del Pd Nicola Zingaretti.
Nel 2014 la contestazione di Grillo al Teatro Ariston durante la prima serata del Festival di Sanremo, quell'anno condotto da Fazio. Un affondo contro la Rai e contro lo stesso conduttore. Adesso il ritorno in tv, malgrado Conte.
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