Bergoglio choc: "Unioni civili per i gay"

Svolta del Papa: "Sono figli di Dio, hanno diritto a una famiglia". Tensioni nella Chiesa

Bergoglio choc: "Unioni civili per i gay"

Chi sono io per giudicare? Lo aveva detto Papa Francesco quasi all'inizio del suo pontificato e ora lo afferma in modo più chiaro, chiedendo che ci sia un riconoscimento legale alle unioni civili fra gay. «Le persone omosessuali hanno diritto a stare in una famiglia, sono figli di Dio, hanno il diritto ad una famiglia. Nessuno può cacciare qualcuno da una famiglia o rendergli la vita impossibile o infelice per questo. Quello che dobbiamo fare è una legge di convivenza civile, hanno il diritto di essere legalmente coperti. Io questo lo difendo». L'apertura di Jorge Mario Bergoglio è contenuta nel nuovo film documentario Francesco, del regista Evgeny Afineevsky, ebreo americano di origini russe, presentato ieri al Festival del Cinema di Roma. Un documentario di quasi due ore in cui il regista analizza il pensiero del Pontefice argentino sui temi più scottanti della società: dal cambiamento climatico al razzismo, dagli abusi sessuali nella chiesa alle migrazioni.

L'immagine del Papa in una piazza San Pietro deserta che prega per la fine della pandemia scorre mentre Francesco pronuncia queste frasi: «Come la tragica pandemia di Coronavirus ci sta dimostrando, abbiamo mancato nel custodire la terra, nostra casa-giardino. L'abbiamo inquinata, l'abbiamo depredata, mettendo in pericolo la nostra stessa vita».

Il documentario è frutto di diverse interviste che il regista ha avuto con Francesco, con i suoi più stretti collaboratori e con persone che Bergoglio ha incontrato. C'è anche la telefonata del Papa a una coppia di omosessuali, con tre figli piccoli a carico, in risposta a una loro lettera in cui mostravano il loro imbarazzo nel portare i bambini in parrocchia. Il consiglio di Bergoglio al signor Rubera è quello di portare i bambini comunque in chiesa. Molto bella poi la testimonianza di Juan Carlos Cruz, vittima e attivista contro gli abusi sessuali oggi presente alla Festa di Roma insieme al regista. «Quando ho incontrato papa Francesco mi ha detto quanto fosse dispiaciuto per quello che era successo. Juan, è Dio che ti ha fatto gay e comunque ti ama. Dio ti ama e anche il Papa poi ti ama».

«Questo documentario ha commentato il regista non è su Francesco, ma sui disastri del mondo». In effetti le immagini raccontano l'impegno del Pontefice argentino sui temi come la pace e l'unità, il superamento dei muri e dei conflitti, la tutela dell'ambiente e l'ecologia, la lotta alla povertà. E quello dell'omosessualità. L'apertura del Papa alle unioni civili («ley de convivencia civil», nell'originale spagnolo) non è, in realtà, del tutto nuova. «Il matrimonio è fra un uomo e una donna - disse nel 2014 in una intervista al Corriere della Sera - gli Stati laici vogliono giustificare le unioni civili per regolare diverse situazioni di convivenza, spinti dall'esigenza di regolare aspetti economici fra le persone. Si tratta di patti di convivenza di varia natura, di cui non saprei elencare le diverse forme. Bisogna vedere i diversi casi e valutarli nella loro varietà». Nel 2017, Francesco specificò: «Chiamiamo le cose con il loro nome. Il matrimonio è tra un uomo e una donna. Questo è il termine preciso. Chiamiamo l'unione tra persone dello stesso sesso unione civile».

E il vescovo di Chieti, monsignor Bruno Forte, all'Ansa, ha voluto sottolineare proprio che «Francesco ha sempre ribadito che non può esserci confusione tra la famiglia voluta da Dio, che è l'unione tra un uomo e una donna aperta alla procreazione, ed ogni altro tipo di unione».

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