Berlino chiude la ferita di Monaco 1972: assegno da 28 milioni ai familiari delle vittime

Intesa sul risarcimento per gli 11 atleti israeliani uccisi. Steinmeier: "Sollevati"

Berlino chiude la ferita di Monaco 1972: assegno da 28 milioni ai familiari delle vittime

A pochi giorni dal 50esimo anniversario del massacro di Monaco, Germania e Israele hanno raggiunto un accordo sulle compensazioni che Berlino verserà alle famiglie degli atleti uccisi. Era l'alba del 5 settembre del 1972 quando un commando di terroristi palestinesi di Settembre nero, un'organizzazione nata da una costola di al-Fatah, si infiltrò nel villaggio olimpico appena costruito presso la capitale bavarese dove si svolgeva l'ultima Olimpiade estiva celebrata in Germania. La Repubblica federale tedesca aveva inteso i giochi come celebrazione della rinascita post-bellica; e per allontanare le memorie ancora vicine di un paese dispotico e militarizzato aveva allentato le misure di sicurezza attorno alle Olimpiadi. Al loro avvio, in tutto il villaggio olimpico c'erano 34 poliziotti di cui solo due armati: una circostanza che aiutò grandemente i terroristi nella loro impresa. Dopo la tortura e l'uccisione di due atleti e il mancato intervento di commando israeliani messi a disposizione dalla premier israeliana Golda Meir ma respinti dal cancelliere tedesco Willy Brandt, la vicenda si concluse in un bagno di sangue dopo l'intervento, il 6 settembre, della polizia tedesca: morirono anche gli altri 9 atleti-ostaggio, 5 terroristi e un poliziotto.

L'accordo siglato ieri permetterà al capo di stato tedesco Frank-Walter Steinmeier di ricordare le vittime di Monaco assieme al suo omologo israeliano Isaac Herzog, la cui presenza in Germania non era confermata. Herzog non avrebbe potuto recarsi alla cerimonia contro la volontà dei familiari degli atleti e soprattutto contro quella di Ilana Romano e Ankie Spitzer, due vedove che per mezzo secolo hanno combattuto contro le umiliazioni subite. Dalla mancata sicurezza nonostante, rivelerà la stampa tedesca, i numerosi avvertimenti dei servizi alle autorità su come il terrorismo palestinese avrebbe potuto usare i giochi per un'azione o il permesso concesso a solo due agenti israeliani di mettere piede in Germania una volta che il commando di Settembre nero entrò in azione. O ancora l'uso di soli cinque cecchini contro un commando di otto feddayin o la non interruzione dei Giochi ad attacco iniziato. Oltre ai 28 milioni di euro che andranno agli eredi degli sportivi massacrati, l'accordo prevede, scrive la dpa, «la rivalutazione degli eventi da parte di una commissione di storici tedeschi e israeliani, la divulgazione di documenti in conformità con la legge, l'assunzione di responsabilità». «Siamo lieti e sollevati hanno commentato Herzog e Steinmeier che sia stato raggiunto un accordo sul chiarimento storico, sul riconoscimento e sul risarcimento poco prima del 50° anniversario.

L'accordo hanno aggiunto i due capi di stato non può sanare tutte le ferite». Come la strage di ebrei sul suolo tedesco nelle Olimpiadi volute per cancellare la memoria di quelle celebrate dal nazismo nel 1936 a Berlino.

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