Un confronto "sui principali temi di politica italiana e internazionale". Si è concluso in modo positivo l'incontro tra il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, e il primo ministro ungherse, Viktor Orban, a palazzo Grazioli.
I due leader si sono soffermati soprattutto sul ruolo di Fidesz nel Partito Popolare Europeo (Ppe). "Berlusconi si è augurato che si possa trovare un punto di incontro tra le diverse posizioni: Forza Italia continuerà ad impegnarsi affinché Viktor Orban non lasci la famiglia del Partito Popolare Europeo e ha chiesto a Fidesz di inviare segnali positivi", si legge in una nota diffusa alla fine dell'incontro.
Ieri il Partito Popolare Europeo "ha deciso di prolungare la sospensione di Fidesz", il partito guidato dal premier Orban, dal Ppe stesso. "La futura relazione dipende dagli sviluppi in Ungheria: non ci possono essere compromessi sui valori europei e del Ppe", aveva commentato su Twitter Siegfried Muresan, vicepresidente del Ppe ed eurodeputato. E così il leader di Forza Italia si è posto come mediatore. "Non ho ragioni di dubitare delle buone intenzioni di Berlusconi e altri colleghi. Alcuni dei nostri colleghi sono più tolleranti con Orban e Fidesz. Ok, posso accettarlo, ma non cambio la mia opinione", aveva dichiarato il presidente del Ppe, Donald Tusk, al termine dell'assemblea politica a Bruxelles.
Dopo essere stato ricevuto dal presidente del Consiglio Conte e aver incontrato la leder di FdI Giorgia Meloni, Orban si è intrattenuto con Berlusconi a palazzo Grazioli. All'incontro erano presenti anche Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia e vicepresidente del Ppe, e Valentino Valentini, responsabile per la Politica estera di Forza Italia.
Nel corso del pranzo, il presidente di FI e il primo ministro ungherese si "sono confrontati sui principali temi di politica italiana e internazionale - si legge in una nota-. Hanno parlato dell'emergenza sanitaria provocata dalla diffusione del Coronavirus, della situazione dei Balcani in vista di un possibile allargamento dell'Unione europea e del contrasto al terrorismo internazionale alla luce degli ultimi attentati e del rischio di una forte ondata di immigrazione dalle coste del Nord Africa". Poi la discussione sul ruolo di Fidesz nel Partito Popolare Europeo con Berlusconi che "si è augurato che si possa trovare un punto di incontro tra le diverse posizioni e ha chiesto a Fidesz di inviare segnali positivi".
Dopo
l'Assemblea politica a Bruxelles, il Ppe si riunirà di nuovo il 6 e il 7 febbraio a Salisburgo: il presidente Donald Tusk e i capi delegazione si incontreranno per coordinarsi e discutere le priorità del Partito popolare europeo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.