Dal letto di ospedale, Silvio Berlusconi ammette di "aver avuto paura", ma assicura di esser già "pronto a tornare in campo". Lo considera "un dovere ineludibile" perché, come racconta in una lunga intervista al Corriere della Sera, vuole impegnarsi in prima persona per "affrontare il grande pericolo di questa stagione, il disegno egemonico della Cina". L'orizzonte sono le elezioni europee, dunque. Ma non solo. Perché anche la battaglia in parlamento contro il governo gialloverde è in cima alla lista della sua agenda.
Intervistato dal Corriere della Sera all'ospedale San Raffaele di Milano, dove l'ex presidente del Consiglio è ricoverato da martedì scorso quando ha subito un'operazione per risolvere un'occlusione intestinale, Berlusconi non ha alcun timore di confessare a Francesco Verderamo di "aver avuto paura". "In momenti come quelli che ho passato la fede è davvero preziosa". Ora che l'operazione è alle spalle, il Cavaliere sta già guardando al futuro. E, in modo particolare, alle elezioni europee. "La Cina - spiega al Corsera - è un Paese comunista che, dopo avere colonizzato economicamente l'Africa, muove verso di noi. Grazie al lavoro di Forza Italia al Parlamento europeo abbiamo già introdotto norme anti dumping che hanno salvato molte imprese italiane dalla concorrenza sleale cinese. Ora provano a colpire il nostro acciaio. E in tanti temono una vera e propria invasione di massa attraverso l'Africa". Al governo Conte rinfaccia di voler "vendere ai cinesi le nostre infrastrutture" anziché provare a fermare la loro avanzata. "Non conoscono la storia - incalza il leader di Forza Italia - stanno utilizzando lo stesso sistema dell'impero romano: costruiscono le infrastrutture e poi si insediano e non se ne vanno piu".
Per contare in Europa, e cambiarla, Berlusconi punta a far cambiare le alleanze del Partito popolare europeo (Ppe) a Strasburgo. Mentre la cancelliera tedesca Angela Merkel vorrebbe saldare l'asse con i socialisti (Pse), il Cavaliere punta a "dar vita ad una nuova alleanza con i liberali, i conservatori, i partiti democratici di destra". "Siamo riusciti a far eleggere il nostro Tajani a presidente del Parlamento europeo proprio così, senza i voti del Pse - spiega - sono convinto che tanto Salvini quanto Viktor Orbán capiranno il valore di questa alleanza". Senza un patto in questo senso, è la convincione dell'ex premier, i sovranisti non riusciranno a ottenere i voti a sufficienza per contare al Parlamento europeo. "Il Ppe invece è decisivo per qualsiasi maggioranza - spiega - dal suo interno lo indurremo a realizzare questo cambiamento. Ne deriva che il solo voto utile per cambiare davvero l'Europa è il voto a Forza Italia".
Non è solo per i rapporti con Pechino che Berlusconi boccia il governo gialloverde e scommette sul fatto che non durerà a lungo. "Saranno gli accadimenti concreti a determinarne la crisi - avverte - non le dinamiche parlamentari, ma le troppe imprese che chiudono, i posti di lavoro che mancano... Il Paese reale chiederà presto il conto a quello virtuale rappresentato sui social". E su questo lancia un avvertimento netto a Matteo Salvini. "È una formidabile macchina da comizi - ammette - ha un grande dinamismo, prova ad imporsi.
Ma - continua - è messo continuamente sotto scacco dai grillini sulle principali materie". Al leader della Lega il Cavaliere rinfaccia, quindi, di non essere stato "in grado di orientare il governo alla realizzazione di qualche punto del programma di centrodestra".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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