Bermuda vietati, il sindaco non cena

Del Ghingaro allontanato dal ristorante: il dress code prevede i pantaloni lunghi

Bermuda vietati, il sindaco non cena

Roma «Il miglior modo per ottenere l'osservanza di un divieto - spiega il filosofo inglese John Priestley - è quello di permettere le cose proibite».

Insomma se il ristorante del Club nautico di Viareggio non avesse previsto nel suo regolamento una norma che obbliga i soci all'uso dei pantaloni lunghi dopo le 19, sicuramente nessuno si sarebbe mai presentato in bermuda. Come ha fatto invece due giorni fa nientemeno che il primo cittadino della cittadina toscana, conosciuta per i suoi cantieri navali e per il celebre Carnevale. A rendere nota la disavventura è stato il diretto interessato. Giorgio Del Ghingaro, alla guida di Viareggio da poco più di due anni con una coalizione di liste civiche, ha raccontato l'accaduto sul suo profilo Facebook, piccato per i piani saltati di una serata tra amici.

Del Ghingaro si è presentato con moglie e una coppia di amici al ristorante. Il caldo di questi giorni e il fatto che si trattava, appunto, di una cena privata l'ha indotto a vestirsi in maniera sportiva, scegliendo i comodi e leggeri pantaloni al ginocchio. Il cameriere, molto imbarazzato, ha dovuto ricordare al primo cittadino le regole del club. A nulla sono valse le sue giustificazioni. «Non sapevo commenta Del Ghingaro che esistessero regole così ferree d'agosto in un locale sul porto, ma giustamente l'ignoranza non è ammessa e non posso che prendere atto che in quel posto ci si deve andare con i pantaloni lunghi, anche se continuo a chiedermi come una persona può saperlo se nessuno glielo dice o lo scrive all'ingresso». «C'è un regolamento - replica Muzio Scacciati, consigliere della segreteria del club - come riportano due cartelli, uno in bacheca appena si entra e uno dove sono le scale che portano ai piani superiori». «L'altra sera - aggiunge poi Scacciati - non ero presente altrimenti avrei potuto cercare di chiarire subito la cosa».

Al cameriere è stata infatti segnalata la presenza del sindaco con i bermuda da alcuni soci seduti a un altro tavolo, che forse non lo hanno riconosciuto. La disavventura però ha almeno avuto un lieto fine. Sempre sullo stesso post pubblicato su Facebook il primo cittadino ha tenuto a far sapere che alla fine ha ripiegato per un altro ristorante della città dove lui e i suoi amici hanno mangiato molto bene. «Senza censure sui vestiti - spiega - anche se con la brutta sensazione di avere subito una violenza». L'episodio è riuscito nell'intento di rendere ancor più infuocato l'ambiente viareggino che si è subito diviso in due fazioni. Quella che considera Del Ghingaro «vittima» di una sorta di discriminazione (dove l'aggravante è nell'averlo prima fatto sedere per poi invitarlo a uscire), e quella di chi invece sostiene che il sindaco ha creato una tempesta in un bicchier d'acqua.

«Un sindaco serio - si legge in uno dei commenti - si sarebbe alzato da tavola scusandosi, avrebbe ringraziato il cameriere per aver comunque fatto il proprio dovere e se ne sarebbe andato».

La disavventura del sindaco riapre l'eterno dibattito sull'abbigliamento estivo: regole ridicole o buon gusto?

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