Per Biden la tregua è finita. "Adesso passi il testimone"

Dal veterano del Congresso Schiff a Pelosi, torna il pressing sul leader. Che pensa alla riforma della Corte Suprema per compiacere la sinistra

Per Biden la tregua è finita. "Adesso passi il testimone"
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«Basta con queste caz...e!». Joe Biden ha ammorbidito i toni nei confronti di Donald Trump, ma non usa mezze parole coi tanti congressmen del suo partito che hanno ripreso a lanciargli appelli affinché si faccia da parte, spaventati dalla possibilità di essere travolti a novembre insieme all'anziano leader. Stavolta, è toccato al deputato Jason Crow del Colorado incorrere nell'ira del Capo, secondo il resoconto di una telefonata tra i due.

È una delle conseguenze politiche dell'attentato a Donald Trump, che ha consegnato ai Repubblicani un partito definitivamente unito dietro al tycoon, privando i Democratici dell'arma retorica della demonizzazione dell'avversario e esponendo ancora di più le debolezze di Biden. Un sondaggio di Ap-Norc Center fotografa impietosamente la realtà: quasi due terzi degli elettori democratici vogliono che Biden abbandoni la corsa; solamente tre democratici su dieci lo ritengono in grado di assolvere un secondo mandato. Un sondaggio interno commissionato dai Democratici indica che Biden sta perdendo terreno nei confronti di Trump in 14 Stati-chiave, compresi quelli che riuscì a strappare al tycoon nel 2020: Arizona, Georgia, Michigan, Pennsylvania e Wisconsin. Ma Biden non molla, nonostante i media liberal, come il New York Times, abbiano ricominciato a martellarlo: «Self over party», uno dei titoli, l'ego che prevale sull'interesse di partito.

L'anziano leader, nei pochi giorni di sospensione seguiti all'attentato di Butler, ha rimodulato la sua campagna. Aveva già intensificato gli interventi pubblici, come gli era stato chiesto dopo la debacle del dibattito tv con Trump - più comizi, più conferenze stampa, più interviste - con risultati alterni. Ora, punta ancora di più a sinistra. Voti che potrebbero non bastargli (sarebbero stati suoi comunque) nello scontro di novembre con Trump, ma che gli servono a vincere la battaglia con «le élite democratiche», così le ha definite, che vogliono defenestrarlo. Va in questo senso l'annuncio di una possibile riforma della Corte Suprema: non più mandati a vita per i giudici; codice etico e sanzioni per chi sbaglia. È quanto gli chiedeva da tempo l'ala progressista del partito dopo, la sentenza del 2022 sull'aborto e gli scandali che hanno toccato alcuni giudici conservatori, come Clarence Thomas e Samuel Alito. Un attacco «illegale e anti costituzionale», la risposta di Trump.

Intanto, hanno ripreso a circolare le voci di una «frustrazione» dei grandi donatori Dem di fronte all'ostinazione di Biden e quelle su una Nancy Pelosi, madre nobile del partito, che dietro le quinte continua a raccogliere i malumori di deputati e senatori. E la ex speaker mercoledì ha fatto uscire allo scoperto il veterano del Congresso Adam Schiff, anche lui della California, che ha pubblicamente chiesto a Biden di «passare il testimone». Manovre alle quali il presidente risponde con un'altra manovra, al limite del lecito. Il Democratic National Committe, confermando le indiscrezioni di questi giorni, ha ammesso i piani per procedere a un «roll on» (una conta dei delegati) in modalità virtuale, prima della convention di partito che prenderà il via il 19 agosto. «È senza precedenti», hanno lamentato deputati e senatori Dem. Ma Biden vuole tirare dritto. Presentandosi a Chicago già incoronato ufficialmente candidato, sarà pressoché impossibile scalzarlo. Il voto online dovrebbe avvenire non prima di fine mese. Nel frattempo, il presidente ha fatto sapere in un'intervista che abbandonerebbe la corsa solo se glielo chiedessero «i medici».

Pochi giorni fa, aveva detto che avrebbe dato retta solo a «Dio Onnipotente». Uno stratega Dem, che ha voluto rimanere anonimo, parlando con Axios si è detto convinto che ormai non ci sia più tempo per cambiamenti in corsa e che Biden abbia vinto la sua battaglia interna. «Game over», ha detto.

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